La scorsa estate il trasferimento di Gonzalo Higuain dal Napoli alla Juventus aveva fatto gridare allo scandalo tutti i tifosi azzurri che hanno etichettato come "traditore" il Pipita. Il club bianconero ha pagato la clausola rescissoria dell'attaccante argentino, pari a 90 milioni di euro, ed ha accettato di giocare con i rivali storici dei partenopei. Aurelio De Laurentiis non la prese affatto bene e in questi mesi le schermaglie verbali e non sono state innumerevoli con il numero uno del Napoli sempre ficcante e pungente al punto giusto nei confronti del suo ex calciatore.
Higuain, però, non è stato da meno visto che lo scorso aprile decise di citare il Napoli per via di una somma di 680.000 euro, derivante dai diritti di immagine, rimasta pendente a suo favore. Il numero uno del club azzurro respinse le accuse sostenendo che Higuain aveva addirittura percepito addirittura una somma superiore a quella che gli era stata riconosciuta contrattualmente. Lo scorso 19 giugno, ancora davanti al Collegio Arbitrale di Napoli, si è svolto il tentativo di conciliazione che naturalmente non ha prodotto gli effetti sperati.
L'avvocato Mattia Grassani per il Napoli e l'avvocato Carlo Bosso per Higuain si ritroveranno davanti al Giudice il 12 luglio anche se l'ex attaccante di Real Madrid e River Plate ha avanzato ben altre pretese visto che secondo quanto riporta Tuttosport pretenderebbe una cifra pari a 2,6 milioni di euro, affermando che la responsabilità del Napoli non consisterebbe nell’aver versato somme inferiori rispetto a quelle previste nel contratto, ma nell’aver agito in mala fede avendo disatteso promesse effettuate prima della firma del contratto di lavoro.
L'avvocato del Napoli, Mattia Grassani, ha risposto così in merito alla richiesta di Higuain. Ecco le sue parole ai microfoni di Radio Crc: "La vertenza di 2 milioni e mezzo di Higuain? Si tratta di richieste inaccettabili. E’ un atteggiamento che respingiamo e il Napoli si opporrà nel rispetto dell’organo arbitrale che il 12 luglio deciderà. Non ci si può mettere a tavolino con una controparte che si comporta in questo modo. Quando si affronta un giudizio, affermare di essere sicuri che le pretese della controparte sono infondate è impossibile, ma siamo ragionevolmente tranquilli.
Il giocatore quando si è trasferito ha firmato una documentazione, i bilanci del Napoli sono stati scandagliati e non ci sono state pendenze neppure di 1 euro nei confronti di Higuain e il fatto che promuova una controversa ci sta, ma non direi proprio che ci sia stato un accanimento del Napoli che è adempiente. Il Napoli ha invocato una lite temeraria, è infondata la richiesta iniziale di Higuain e temeraria la quadruplicazione della pretesa”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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