Dalla Honda a privato. Il mondo al contrario di Marquez fenomeno

Adesso è ufficiale. Marc Marquez lascia la Honda, dopo 11 stagioni e 6 titoli iridati in MotoGP

Dalla Honda a privato. Il mondo al contrario di Marquez fenomeno
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Adesso è ufficiale. Marc Marquez lascia la Honda, dopo 11 stagioni e 6 titoli iridati in MotoGP. Lo fa con un anno di anticipo sulla fine del contratto per andare a correre con una squadra satellite, il Team Gresini, pur di salire su quella Ducati che nel 2023 si confermerà regina comunque vada la contesa fra i tre piloti che si giocano il campionato: Bagnaia, Martin e Bezzecchi. Fausto Gresini se fosse ancora con noi non riuscirebbe a crederci a una cosa del genere: Marc Marquez nella sua squadra! Il pilota più vincente degli ultimi anni, il più forte, il più duro, più cannibale di Valentino Rossi. Dopo avere rivoluzionato la guida della MotoGP, superando confini mai varcati da nessuno, lo spagnolo stravolge un'altra regola, quella che porta ogni pilota privato a sognare e inseguire la moto ufficiale. Lui fa il contrario, lascia la Casa costruttrice numero uno al mondo e la HRC, il reparto corse di riferimento, sposando una squadra che le moto le compra e non può certo pagargli l'ingaggio che vale. È il suo mondo al contrario. Ma per Marquez, dopo 4 anni di sofferenze, oggi conta solo tornare a vincere. E quando si mette in testa una cosa, non lo ferma nessuno. La Ducati è il mezzo per raggiungere l'obiettivo e allora Ducati sia.

Marc andrà a rinforzare una compagine già nutrita e vincente di cui diventerà inevitabilmente un riferimento, con il rischio di mettere in imbarazzo i compagni di marca, complicare i rapporti tra la squadra ufficiale e i propri sponsor, destabilizzare un ambiente ad oggi sereno. Sempre che Marc non ci freghi tutti virando a sorpresa verso la KTM, dove la squadra ufficiale porta i colori del suo sponsor personale e lo accoglierebbero a braccia aperte.

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