Juve, il muro del gol

I difensori fanno anche gli attaccanti: Bremer e Rugani a segno Allegri in vetta per una notte con la quinta vittoria di fila e ora aspetta il derby d'Italia con l'Inter dopo le Nazionali. Il Cagliari fa soffrire i bianconeri, che dopo 615

Juve, il muro del gol
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Torino - Sotto lo sguardo di Novak Djokovic, tennista numero uno al mondo impegnato da oggi nelle Atp Finals di Torino, la Juventus batte 2-1 il Cagliari e si porta momentaneamente in testa alla classifica: oggi toccherà all'Inter rispondere e magari effettuare il controsorpasso, in attesa dello scontro diretto in programma tra due settimane allo Stadium. E se gli attaccanti bianconeri hanno ancora una volta visto la porta con il binocolo, la copertina se la sono presa due difensori: i gol sono infatti arrivati per merito di Bremer e Rugani, entrambe le volte dopo un calcio da fermo di Kostic. La squadra di Ranieri è rimasta comunque sempre in partita visto che la rete di Dossena che ha interrotto l'imbattibilità di Szczesny dopo 615' - ha tenuto il match aperto fino all'ultimo.

Allegri si affida ancora a Kean come partner di Chiesa lasciando seduto Vlahovic: scelte più o meno obbligate le altre, viste le assenze per infortunio e la squalifica di Rabiot che lancia McKennie in mezzo al campo con Cambiaso esterno destro. Ranieri invece decide di non essere poi troppo timido, affidandosi a Petagna come prima punta con Luvumbo largo a sinistra e Viola libero di spaziare sulla trequarti. I bianconeri cominciano forte, ma Scuffet non viene quasi mai chiamato in causa e pian piano il match si riequilibra: Viola sfiora il palo con un tiro dal limite e Dossena è pericoloso su azione d'angolo, prima che Kean vanifichi un buon assist di Chiesa e Cambiaso calci alto da buona posizione. Prima di metà gara c'è ancora il tempo per una girata di McKennie, ma il punteggio non si schioda e, insomma, la Juve conferma le solite difficoltà a trovare la via della rete.

Il cambio di ritmo arriva appena cominciata la ripresa, quando i bianconeri si presentano dalle parti di Scuffet due volte con Chiesa (certamente il più intraprendente) e una con Kean. Al nulla di fatto immediato segue un altro assedio, ma Kostic e Gatti non inquadrano la porta: il Cagliari fa quello che può cercando di abbassare il ritmo per poi ripartire con Luvumbo, ma la strada appare quasi tracciata. E quando Kostic pennella una punizione dalla trequarti, Bremer ha tutto il tempo per piazzare il pallone sull'angolino più lontano festeggiando così il primo gol del suo campionato, il terzo al Cagliari che evidentemente troppo simpatico non gli sta.

Il raddoppio quasi immediato di Rugani pare chiudere i conti, ma la zuccata vincente di Dossena regala altra adrenalina al match: lo stesso difensore colpisce poi anche un palo, la Signora respira e mette via altri tre punti spedendo così il Milan a meno sei (mica male) e aspettando la risposta dell'Inter.

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