I dolori del giovane Sinner. "Sono pronto a saltare Parigi"

Jannik: "Dispiace non giocare a Roma, nessun errore nella preparazione. Niente Roland Garros se non sarò al 100%"

I dolori del giovane Sinner. "Sono pronto a saltare Parigi"
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Parola d'ordine prudenza. Jannik Sinner mette un po' di mistero su quell'infiammazione all'anca che gli farà seguire gli Internazionali d'Italia da semplice tifoso («non mi va di entrare nei dettagli della risonanza, pensavamo che non fosse niente di grave, la situazione è sotto controllo») ma sottolinea come Roma fosse «l'appuntamento più importante, tutte le partite che posso giocare in Italia sono speciali e ora il mio obiettivo è andare alle Atp Finals di Torino».

Prudenza, dunque. «Di sicuro se non mi sarò curato al 100%, mi fermerò ancora un po'. Non essere in campo a Roma va accettato anche se fa male. Giocherò qui altri dieci anni», dice con il sorriso l'altoatesino. «Anche quindici, Djokovic ne ha 37 di età e ci sarà...», precisa il presidente della Federtennis Binaghi che definisce «una coltellata a freddo» la telefonata di Jannik alla quale «non ho risposto subito perché ero in riunione. Ho aspettato mezz'ora prima di richiamarlo: non fa il mio numero molto spesso, avevo capito che non era una buona notizia... Doveva essere la sua festa, ma ha fatto la scelta giusta». Riposo e terapie il programma dei prossimi giorni. E ancora un punto interrogativo per il torneo del Roland Garros che andrà in scena fra tre settimane. Lo stesso scenario dei Giochi, altro obiettivo dichiarato della stagione. «Devo fermarmi un po' (probabilmente 15 giorni, ndr), sarò in campo a Parigi solo se al 100 per cento per non peggiorare il problema all'anca, non voglio buttar via altri 3 anni di carriera... Certo, essere in campo a Roma avrebbe aiutato per la superficie...». Due i precedenti in carriera per Jannik con questo tipo di infortunio: a Roma 2022 e ad Adelaide 2023. «Ero il primo a voler giocare, ma questa situazione non la vedo come una sconfitta», ha evidenziato il numero 2 del ranking. Che spiega di non aver fatto errori: «Dopo Monte Carlo non ho toccato la racchetta per 5 giorni in vista di Madrid e ci siamo allenati per mettere benzina verso Roma e Parigi. Abbiamo fatto tutto correttamente, è da tanto che non subivo infortuni. A Madrid mi sono sentito bene, poi la situazione è peggiorata».

Il pubblico del Foro Italico lo aspettava sui campi, lui ieri ha avuto un assaggio dell'entusiasmo dei tifosi firmando autografi prima di gettare un occhio malinconico al Centrale. «Il bicchiere è pieno per quanto fatto in stagione, anche in futuro ci saranno momenti difficili con infortuni che non si potranno prevenire».

Orfani di Sinner, i fan del tennis si consoleranno con il dieci volte campione a Roma Nadal e con il numero 1 Djokovic, che sbarcherà oggi a Fiumicino. In attesa degli 11 azzurri in tabellone e di sapere se dopo Jannik e Alcaraz anche il detentore del titolo Medvedev non darà forfeit.

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