Gianni Infantino interviene su argomenti molto delicati, tra cui quello del VAR, considerato "un'esperienza vincente", anche se all'inizio era un po' "scettico, ci sono stati dei test e alla fine tutti ne parlano e ora tutti la vogliono. Ci sono state tante discussioni con Collina, perché si poteva spezzettare il gioco ma alla fine lo ha reso più giusto. Se si può aiutare gli arbitri, perché non farlo. Non si torna indietro".
Infantino tra Mondiali e razzismo
Tra le questioni al centro del dibattito vi è stata anche quella del Mondale, il cui possibile ampliamento - seppur "difficile" - sarà provato ad essere attuato già nel 2022: "La qualità per allargare il numero di squadre c'è, basta pensare alle tante nazionali importanti che non erano in Russia come Italia e Olanda".
"Speriamo che sia un 2019 di bel calcio" - ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport 24 - "in cui si possa divertire parlando di cose belle. Che sia un anno di divertimento, piacere, gioia e soprattutto di pace nel mondo anche se qui sarà più dura, ma anche nel calcio proviamo a lavorarci". Magari non lasciando spazio ad ulteriori ed eventuali episodi stile Koulibaly: "Quando sono stato eletto presidente ho proposto come segretario generale e per la prima volta nella storia una donna senegalese, questo perché bisogna trasmettere il messaggio, con atti concreti, che nel calcio non c'è posto per il razzismo.
Gli ululati vanno condannati con la massima severità, ma devono essere uno stimolo per tutti i dirigenti del calcio ad abbassare i toni, altrimenti fomentiamo l'aggressività che c'è in giro e che a volte sfocia in razzismo e altre violenze".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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