Roberto Mancini e Mauro Icardi, per ragioni differenti, sono le spine di questo inizio di stagione per l’Inter. L’attaccante argentino, per bocca della moglie-procuratrice, ha battuto cassa per avere un prolungamento del contratto in scadenza il 30 giugno del 2019 con adeguamento, mentre il tecnico jesino ha mostrato diverse perplessità sul mercato e circa il suo pieno coinvolgimento nel progetto societario. Domani pomeriggio la squadra partirà per gli Stati Uniti, dove svolgerà la seconda parte del ritiro, ma il clima non è dei migliori: ci vorrà l’intervento di Zanetti, Thohir, Bolingbroke, ma soprattutto del patron Zhang Jindong.
Mancini, nel frattempo, ha parlato ai microfoni del Guerin Sportivo, soffermandosi sul Fair Play Finanziario, di mercato e del suo futuro in nerazzurro:"Da Oriente arrivano sempre investitori importanti che possono portare idee e mentalità vincente. Il primo impatto mi è sembrato buono, c’è sempre molto entusiasmo e va assecondato. Non vedo alcuna alternativa per i nostri club se vogliono competere con le più grandi squadre straniere. Il Fair Play finanziario? I paletti imposti dall’Uefa sono ridicoli: non trovo giusto dover penalizzare i club che hanno un padrone solido che è in grado di garantire incassi, merchandising e continuità. La verità è che certe regole vengono aggirate con stratagemmi di alta finanza. In questa stagione l'Inter sarà penalizzata, ma spero che la società riesca a lavorare senza condizionamenti.
In circolazione ci sono giovani di talento come Berardi o Gabriel Jesus, ma bisogna avere la pazienza di farli crescere, trovando una via di mezzo per farli maturare con grandi giocatori, più esperti". Il mio futuro? L’ho sempre detto: amo troppo l’Inter per poterla tradire. Non sarà mai un peso per nessuno e se qualcuno non mi vuole sono pure pronto a farmi da parte”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.