C'è una bella differenza fra vincere il girone e arrivare secondi. Se l'Inter stasera batte la Real Sociedad, va al sorteggio degli ottavi già sicura di scansare Real Madrid, Bayern Monaco, City, Arsenal e Barcellona, probabilmente l'Atletico di Simeone. La mina vagante sta nel girone del Milan e si chiama PSG, che fa ancora in tempo a finire primo, secondo o terzo. Inzaghi ha pochi dubbi. «Dobbiamo vincere per il prestigio e per avere un sorteggio più soft», spiega il tecnico, senza aggiungere che i 2,8 milioni che l'Uefa accoppia in ogni partita alla vittoria, fanno sempre molto comodo alle casse degli Zhang. Presidente assente anche stasera, sempre trattenuto in Cina. Salterà anche la festa di Natale.
Non sarà una partita semplice, perché a parte il Sassuolo (l'unica che l'ha battuto) i baschi sono la squadra che più ha fatto soffrire Inzaghi in questa stagione. Era il debutto in Champions, da finalista, e il Demone di Piacenza (cit.) sorprese con una formazione piena di riserve, un azzardo per l'Europa, ma la conferma che quest'anno ciò che conta è il campionato. Sarà così anche stasera, quando Inzaghi medita addirittura di lasciare inizialmente in panchina Lautaro e Barella, due di quelli che finora hanno giocato di più (nel conto vanno inserite anche le partite in Nazionale), e di concedere a Cuadrado la prima volta da titolare nell'Inter.
«Non parlerei di turnover, ma qualche cambiamento rispetto a sabato lo farò», anticipa il tecnico nerazzurro. È anche così che si prova a prevenire gl'infortuni. Bastoni, rientrato contro l'Udinese, stavolta andrà in panchina. Meglio non esagerare. Per Bisseck, uno che finora ha giocato poco anche se sempre bene, potrebbe essere pericolosa la seconda di fila in 4 giorni, così in difesa torna il soldatino Darmian, accanto ad Acerbi, con Carlos Augusto al posto di Bastoni. Se non ci saranno emergenze particolari, già si potrebbero anticipare le sostituzioni e i minuti in cui avverranno.
«Loro sono forti e fuori casa sanno essere molto pericolosi», avverte Inzaghi, che sa bene come sia l'anno scorso in Europa League (Old Trafford compreso) sia quest'anno a Lisbona e Salisburgo, la Real Sociedad abbia sempre vinto lontano da casa, 5
volte su 5 (ma poi perdendo negli ottavi a Roma).Niente ritiro, ma ormai non è una novità e neppure una notizia. Quella semmai arriva dal botteghino: per una volta, niente sold out a San Siro. Colpa del meteo e di Canale 5.
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