In questo inizio di anno, Inzaghi fra l'Arabia e il Bologna ha perso un po' di sicurezze, ma in compenso ha ritrovato Lautaro, nel senso dei suoi gol ma non solo, e perciò stasera contro l'Empoli è ovvio che l'Inter riparta dal suo capitano. Guai a lasciare altri punti per strada, non serve dirlo, ché già così la pressione è a livello di guardia. Inzaghi ha precedenti favorevoli contro l'Empoli (12 vittorie in 13 partite, ma una sconfitta a San Siro nel 2023) e contro il suo allenatore D'Aversa (10 su 11). Dopo le due comparsate con Venezia e Bologna, Pavard sembra in grado di cominciare dall'inizio, dando così respiro a un reparto da un mese e mezzo ridotto ai minimi termini. Non a caso, sta fuori Bastoni per Carlos Augusto. Sempre fuori Calhanoglu, mentre nel migliore dei casi Acerbi e Mkhitaryan andranno in panchina.
La certezza è la ThuLa, ma Inzaghi potrebbe tenersela per la Champions (mercoledì a Praga) e stasera Taremi potrebbe avere un'altra chance al posto di Thuram, anche se il francese finora ha segnato più di tutti (13 gol in 25 presenze). Ora per Inzaghi è fondamentale avere ritrovato Lautaro. Il capitano si è sbloccato a Cagliari, a fine anno, dopo quasi 2 mesi di digiuno. Poi ha segnato un gol al Milan (importante ma inutile), ha propiziato quello di Darmian a Venezia con una giocata da campione (controllo e tiro al volo) e ha nuovamente fatto gol al Bologna, festeggiando con una rabbia che manifestava in maniera evidente il suo stato d'animo. Nessuno, tanto meno Inzaghi, ha mai dubitato che Lautaro tornasse a segnare con regolarità. Questione di sfortuna (pali e gol annullati per colpe non sue, come a Firenze, prima che venisse sospesa la partita) ma anche di condizione fisica. Un'estate pesante smaltita solo con l'arrivo dell'inverno. Eppure la mancanza di gol pesava sul centravanti e sulla squadra. Tre gol nelle ultime 5 partite non hanno ancora guarito le statistiche (9 gol in stagione in 26 presenze; un anno fa erano già 19) ma sicuramente curato l'umore del capitano.
Stasera Lautaro ritrova da avversario un compagno che ha visto crescere, Salvatore Esposito, che debuttò in A a 17 anni, entrando proprio al posto suo nella prima Inter di Conte, autunno 2019. Pareva un predestinato, invece ha girato l'Italia e l'Europa senza imporsi. Mai bene dunque come a Empoli, dove finora ha fatto benissimo, 9 gol in 18 partite, Coppa Italia compresa.
Quasi il doppio di Arnautovic, Correa e Taremi insieme (che ne sommano 5). Ma forse questa è solo una cattiveria. Seba Esposito formalmente è ancora dell'Inter, ma con 5 milioni l'Empoli può riscattarlo e tenerselo. O venderlo (in quel caso, il 20% del guadagno andrebbe all'Inter).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.