Comincia con 657 il 2023 di Marcell Jacobs. La stagione del campione olimpico dei 100 metri è iniziata a Lodz, in Polonia, prova valida per il World Indoor Tour dove l'azzurro ha fatto registrare un tempo discreto sui 60 metri, specialità di cui detiene sia il titolo di campione del mondo che d'Europa nonché il primato continentale (641). Lo stesso Marcell, vincitore davanti al polacco Dominik Kopec (6.60) e al trinidegno Jerod Elcock (6.63) dopo aver corso la batteria in 661, ha ammesso di «non essere soddisfatto di questo esordio, anche se era importante tornare in gara e togliere un po' di ruggine». D'altronde, era la prima uscita del poliziotto dopo più di 5 mesi (172 giorni per l'esattezza). L'ultima gara, infatti, ha coinciso con l'oro europeo vinto sui 100 ad agosto in quel di Monaco di Baviera. «Mi mancava tanto l'adrenalina - ha dichiarato Jacobs -. Finché ci si allena è una cosa, poi quando entri nello stadio, vedi gli avversari, senti il giudice che spara, senti il tifo e tutto quanto, è un'altra cosa». Certo, ieri Marcell non si è divertito come sperava alla vigilia. Questo suo momento, lo spiega così: «Vivo il successo nel migliore dei modi, me lo godo, cercando di far divertire le persone. Oggi non si sono divertite al 100% come me, ma prossimamente prometto di farvi divertire di più».
Prossime tappe della stagione indoor: Liévin (15 febbraio), campionati italiani ad Ancona (19-20 febbraio) e poi gli Europei di Istanbul (2-5 marzo), dove, dice Marcell, «arrivo da campione europeo. Ma, a differenza del Mondiale dell'anno scorso, è una tappa di passaggio perché l'obiettivo principale è il campionato del mondo di Budapest. Non voglio sbagliare nulla. Voglio cercare di limitare il più possibile le difficoltà fisiche e arrivare al Mondiale al massimo della forma. È l'unica medaglia che mi manca e vogliamo andare a prenderla». È un Jacobs che si mostra sicuro, convinto, davanti alle telecamere. Il solito Marcell, penserete E invece lui rilancia: «Jacobs è quello di 5 mesi fa, quello degli anni prima, solo con più maturità, più voglia ed esperienza. E tanta voglia di vincere ancora». L'obiettivo principale è sempre quello, l'oro Mondiale sfuggito nel 2022 a Eugene per via degli acciacchi fisici. Forse così si spiega il perché l'azzurro sia partito in questo 2023 in maniera più soft. Conferma: «Stiamo facendo fatica rispetto ad altre volte in questo inizio d'anno, però stiamo lavorando per quello che è il nostro obiettivo: i 100 metri.
Stiamo cercando di metterci in moto, in un modo che mi permetta di correre i 100 con una progressione costante». Vedremo se il lavoro svolto nel raduno di Dubai porterà i suoi frutti in questa lunga stagione che culminerà con la rassegna iridata di fine agosto.
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