Eppur si muove. La Juventus, sì. Attesa all'esplosione, sul mercato. Dove, rispetto al recente passato, Marotta ha agito con più calma rispetto al recente passato. I prossimi giorni, però, saranno pieni di Juve e non solo perché la squadra si è radunata ieri con il primo scaglione (oltre ai tanti giovani: Asamoah, Benatia e Khedira): saranno pieni di bianconero perché alcune delle trattative portate avanti finora giungeranno a conclusione. Intanto, al solito, il cassiere di corso Galileo Ferraris ha di che essere soddisfatto per la chiusura della campagna abbonamenti: nonostante i rincari e qualche polemica, 29.300 tessere vendute e Allianz Stadium pressoché sempre esaurito.
Da qui si parte. Ma anche dalla finale persa a Cardiff, rimasta sullo stomaco a tutti. Il nuovo obiettivo diventa Kiev, oltre al settimo scudetto di fila. Con una squadra che, appunto, sta subendo un maquillage silenzioso ma probabilmente sostanzioso. In entrata e in uscita. Perché poi la Juve un occhio (e trequarti) al bilancio lo butta sempre: così, dopo la cessione monstre di Pogba dell'anno scorso, stavolta sarà probabilmente la volta di Cuadrado (quasi di sicuro) e Alex Sandro, sul quale si sta ancora ragionando. Il colombiano, recentemente riscattato dai bianconeri per 20 milioni, è richiesto dall'Arsenal che lo valuta 35, mentre il brasiliano potrebbe finire al Psg (o al Chelsea) per 65: mal contati, farebbero cento milioni e sarebbe un bel vivere. Intanto, Neto è finito al Valencia (7 milioni, era arrivato a zero) e al suo posto arriverà Szczesny, ex della Roma ma ancora di proprietà dell'Arsenal con il cartellino in scadenza nel 2018.
I fuochi d'artificio saranno comunque altri, certo. Federico Bernardeschi, innanzi tutto: la maglia numero 10 lo aspetta, la Fiorentina (che lo ha comunque convocato in ritiro, dove è atteso in teoria lunedì 17) è diventata una specie di supermercato di lusso e a 45 milioni più bonus l'affare si chiuderà quasi sicuramente. Magari infilando anche un giocatore (Sturaro o Rincon, anche se la Viola vorrebbe Orsolini, talento vero ex Ascoli) per abbassare il cash. Volendo però rifarsi le ali, la Juve sta per chiudere con Douglas Costa: il Bayern Monaco era partito da 50 milioni, adesso se ne può parlare per una quarantina con una formula da trovare (prestito molto oneroso con obbligo di riscatto, per esempio). La strada è tracciata: l'arrivo del brasiliano imporrebbe però l'addio a Danilo (Real), suo connazionale a quel punto non tesserabile perché la Juve ha solo un posto per gli extracomunitari visto che a Torino è già arrivato dal Boca Juniors Bentancur, gioiellino da piazzare in mezzo al campo dove pure Matuidi potrebbe fare capolino. Sembra invece sfumato Dani Ceballos, centrale del Betis Siviglia ammirato agli Europei under 21 che in queste ore sta passando al Real Madrid.
Per puntellare la difesa, orfana di Dani Alves e magari di Lichtsteiner (Nizza o Premier League), Allegri accoglierebbe a braccia aperte De Sciglio, separato in casa al Milan (cui piace
Cuadrado: occhio), ma viene monitorato anche Cancelo, 23enne portoghese del Valencia dove è appena finito Neto. Come dire che le dirigenze già si conoscono, con quel che ne consegue: i fuochi d'artificio sono dietro l'angolo.
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