La Juve torna in Europa e brilla con il gioiello Yildiz

Il turco con un gol alla Del Piero diventa il più giovane bianconero a segnare in Champions

La Juve torna in Europa e brilla con il gioiello Yildiz
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Una perla assoluta di Yildiz dopo una ventina di minuti. E poi, ancora nel primo tempo, un gol di McKennie dopo uno slalom di Nico Gonzalez con successivo tocco di un difensore del Psv Eindhoven: l'esordio della Juventus nella nuova Champions League termina 3-1 e con gli applausi del pubblico. Una Signora convinta e convincente, in uno Stadium non esaurito vuoi per l'orario d'inizio e vuoi perché sabato arriverà il Napoli e le tasche dei tifosi non sono sempre piene.

Comunque sia, la squadra di Thiago Motta voleva cominciare con il piede giusto e non ha avuto troppi problemi a farlo: gli olandesi si sono sfogati nei primi venti minuti durante i quali hanno tenuto palla spesso e volentieri arrivando anche un paio di volte dalle parti di Di Gregorio, salvo poi mostrare tutta la fragilità del proprio impianto difensivo. Merito innanzi tutto di Yildiz e Koopmeniers, i quali sul centro sinistra hanno prodotto calcio, trovato soluzioni una dietro l'altra e dimostrato di potersi cercare, trovare e divertire. Così, quando il baby turco ha intravisto un pertugio e ci si è infilato, il vantaggio si è materializzato grazie a una sberla finita dritta ai mille all'ora sul palo opposto: si potrebbe dire un gol alla Del Piero, se non fosse che la velocità del pallone ha lasciato di stucco anche chi certi gol di Pinturicchio li ha visti di persona. Per Yildiz, primo gol stagionale e primo in Champions League: a 19 anni, 4 mesi e 21 giorni ha così fatto meglio dello stesso Del Piero a segno il 13 settembre 1995 contro il Borussia Dortmund, quando aveva a 20 anni, 10 mesi e 4 giorni diventando il più giovane juventino a trovare il gol in Champions. Il marchio del fuoriclasse è lì che lo aspetta, tanti dubbi non ce ne sono.

La partita è sempre stata giocata a viso aperto: nessun accorgimento particolare né di qua né di là, Psv a cercare soprattutto Bakayoko sulla propria destra e Juve pronta a ripartire. Risultato: cambio di campo di Koopmeiners, slalom di Nico Gonzalez (ottimo) e palla che arriva in mezzo all'aera a McKennie, riabilitato nel corso dell'estate dopo essere stato messo fuori rosa. Lo statunitense non si fa pregare, il raddoppio è cosa fatta e la Juve può mettersi tranquilla: spazi garantiti per il prosieguo della partita, terzo gol sfiorato in più di un'occasione ancora prima di metà gara e tutti contenti.

Poi, nella ripresa, la rete di Nico Gonzalez (assist di Vlahovic, recupero sulla trequarti dell'indiavolato Koopmeiners) chiude i conti e il resto è puro divertimento: Yildiz si gode infine la standing ovation e, se anche Vlahovic non trova la via del gol e nel recupero segna Saibari, nessuno storce il naso.

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