Il finale che non ti aspetti. Ovvero la Juventus che si fa fermare in casa dal Cagliari: un rigore per parte, entrambi a dirla tutta opinabili ma concessi dopo l'ormai imperdibile richiamo Var, e 1-1 (Vlahovic e Marin) che certo non rende felice il popolo bianconero mentre spedisce Nicola ex giocatore e allenatore del Toro, anche dritto al settimo cielo. La Signora torna insomma sulla terra dopo la sbornia di entusiasmo fatta a Lipsia in Champions League, mentre i sardi compiono a loro volta un bel passo in avanti sulla strada dell'autostima e della consapevolezza. Thiago Motta avrà intanto di che meditare: allo Stadium, in campionato, la sua squadra ha avuto la meglio sul Como all'esordio e poi pareggiato contro Roma, Napoli e ieri Cagliari, squadra che aveva sempre battuto negli ultimi sette incontri disputati tra le mura amiche. Ruolino di marcia un po' così, certo non entusiasmante: dopo la sosta, altro turno casalingo stavolta contro la Lazio. Ci sarà tempo per pensarci, ma intanto il Napoli è già a +3 (mentre l'Inter si è portata a +1) e si sa che le squadre di Conte difficilmente si voltano indietro quando cominciano a correre.
Per la Signora un pomeriggio da trascorrere dietro la lavagna e qualche dubbio che comincia a diventare certezza. Tradotto: Douglas Luiz, pagato 51,5 milioni (pur con la iper-valutazione di Barrenechea e Iling Junior, subito spediti altrove dall'Aston Villa) lo scorso giugno, al momento non ne azzecca una e chissà se mai lo farà. Utilizzato finora molto poco e quasi mai da titolare, anche ieri come già a Lipsia è entrato in corso d'opera e ha causato un rigore: in Germania per un fallo di mano, ieri con un intervento per lo meno scomposto ed evitabile su Piccoli. A quel punto mancavano una manciata di minuti al termine e, dopo il rigore segnato da Marin, i padroni di casa hanno addirittura rischiato di perdere (palo di Obert) prima di andare a loro volta vicini al successo grazie a un tiro cross di Fagioli. Finale insomma per cuori forti: la Juve rimaneva anche in dieci (doppia ammonizione a Conceicao, il secondo giallo per simulazione) e doveva però recitare il mea culpa per avere tra le altre cose sprecato il più che possibile 2-0 con Vlahovic, incapace di centrare la porta quasi vuota dopo una respinta bassa di Scuffet su conclusione di Douglas Luiz. «Abbiamo fatto quasi tutto noi così Thiago Motta -.
Dobbiamo migliorare nella gestione della gara, anche se non avevo l'impressione potessimo prendere gol. Facciamo però troppa fatica a chiudere la partita. Douglas Luiz? Come tutti, deve continuare a lavorare duro e arriveranno anche momenti positivi».
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