Gianluigi Buffon è diventato ambasciatore dell'Onu e a quasi 42 anni ha raggiunto una maturità calcistica e personale fuori dal comune. Il portiere della Juventus al Festival dello Sport di Trento ha toccato diversi argomenti tra cui il suo attuale tecnico Maurizi Sarri e Nevio Scala: "Conosco Sarri da cinque mesi ma posso dire già che è l'allenatore più pignolo che abbia avuto. Scala è stato il più serio, lo percepivo il padre-padrone di quel Parma, Ancelotti l'allenatore al quale devo di più: se Scala ha avuto la follia di farmi esordire giovanissimo, Carlo la fece più grande e dopo due mesi dal suo avvento mi fece scalare le gerarchie e mi mise davanti a Bucchi, che era un portiere della Nazionale. Divenni titolare dopo cinque-sei partite e quella è stata la mia consacrazione".
L'ex portiere di Parma e Psg ha poi parlato di Antonio Conte, suo grande mentore alla Juventus e in nazionale: "Conosco alla perfezione la persona e il professionista, non potrò mai muovergli un appunto o una critica. È un uomo di una professionalità e correttezza verso i giocatori, veramente dà tutto se stesso e la notte non dorme se la squadra non mette in campo quello che richiede. Capisco il tifoso della Juve che possa esserci rimasto male ed è un sentimento giusto, ma deve anche partire dal presupposto che uno come Antonio va stimato a prescindere perché per la Juve ha dato tutto se stesso, ottenendo dei risultati. Le scelte professionali che uno fa possono essere discutibili ma ricordiamo quanto ha dato alla Juve, avendo anche ricevuto molto, come è capitato a me".
Il 41enne di Carrara ha poi parlato della sua esperienza a Parigi: "Se non ci fosse stato il Paris Saint Germain avrei smesso di giocare. Dopo questa esperienza magnifica, ho pensato che la chiusura di carriera con i miei compagni, tifosi e dirigenti di sempre fosse più importante di un mio desiderio di ributtarmi in un'altra sfida. C’è stata l'occasione per andare altrove ma ho accettato un ruolo diverso e la soddisfazione è nel vedere i compagni stupefatti quando riesco ancora a fare grandi parate".
Sul palco di Trento, insieme a Buffon, è salita anche la giornalista di Sky e sua compagnoa Ilaria D'Amico che hanno messo in scena un simpatico siparietto: "C' è una cosa che non ti ho mai detto: tu la notte mentre dormi, pari. Ogni tanto mi arrivano delle botte". La risposta del portiere della Juventus è pronta: "Sono le parate che non ho fatto". Buffon ha anche confessato l'imbarazzo durante le interviste con la sua attuale fidanzata: "Ero il capitano della Nazionale e farmi intervistare dalla mia compagna creava imbarazzo. Sei stata più brava di me. Eri una giornalista affermata e super partes".
La D'Amico ha poi parlato della diatriba avuta con Mourinho sul palco della Scala durante il Figa Best Player: "In realtà era tutto concordato- Mou stesso aveva suggerito la risposta, era previsto che lasciasse la sala".
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