Signora, che fatica. Ci pensa Khedira solo con il Chievo in 9

Serata difficile per la Juve, aiutata da due follie dei veneti. Si sblocca pure Higuain

Signora, che fatica. Ci pensa Khedira solo con il Chievo in 9

nostro inviato a Verona

La Signora almeno per una notte torna in testa alla classifica. A facilitarle e non di poco la vita un arbitro, scherzo del destino proprio di Napoli, che punisce giustamente le follie del Chievo. Al di là dei riferimenti geografici Maresca comunque dà la doppia superiorità alla Juventus con la partita ancora sullo zero a zero. Nel primo tempo Bastien colleziona due cartellini gialli in due minuti ineccepibili da regolamento; nella ripresa Cacciatore protesta dopo essere rimasto a terra, rientra in campo senza permesso e viene rifatto uscire: a quel punto il difensore mima il gesto delle manette. Con due uomini in più la Juve trova praticamente subito il vantaggio con Khedira, su un campo dove il Napoli era stato fermato. Due punti in più sulla squadra di Sarri, che ora dovrà smentire se stesso e i presunti vantaggi del giocare prima della rivale, battendo oggi pomeriggio il Bologna al San Paolo. Ma c'è poco da salvare nell'ottava vittoria di fila in campionato perché va bene che Allegri riduce a chiacchiere quelle sul bel gioco, ma ieri sera la sua Signora è stata davvero brutta. E non può sorridere più di tanto nemmeno per il ritorno al gol di Higuain dopo 706 minuti perché il Pipita dopo il gol nel finale viene sostituito e non ricambia il saluto dell'allenatore, sembra ritrarre anche la mano, dopo che i due si erano beccati durante la partita con gesti rispettivi e plateali a stare calmi. Comunque sono tre punti sporchi in una delle cosiddette partite sporche, che alla fine del campionato pesano e non poco.

Al Chievo resta la rabbia per i due rossi in una partita che poteva finire in bianco, senza reti, contro una Signora che si era presentata in verde (altra maglia di riserva discutibile). Una serata iniziata con Buffon a festeggiare in anticipo il compleanno di oggi tornando in panchina. Gigi nel riscaldamento gioca a torello con i compagni, come a dire che anche all'alba dei quarant'anni la voglia è quella di un bambino. Sicuramente hanno meno voglia, e anche benzina, i compagni che partono al piccolo trotto contro il Chievo al quale basta la maniacale organizzazione tattica del suo allenatore Maran. Juve appesentita dal lavoro fisico e così ai campioni non riescono nemmeno le giocate: Higuain si libera due volte al tiro e ciabatta; Pjanic da fermo, specialità della casa, sbatte contro la barriera. Serve un guizzo e se non ce l'ha nemmeno Douglas Costa, allora ci pensa Bastien a dare una mano alla Signora. Il belga dopo oltre mezz'ora di noia, colleziona due cartellini gialli in due minuti, che l'arbitro napoletano Maresca estrae con la stessa facilità con cui aveva già ammonito Asamoah e il Pipita per proteste. Maran si infuria con il direttore di gara, ma l'ingenuità del suo giocatore meriterebbe altrettanta rabbia.

Così la Juventus va all'intervallo con l'uomo in più, l'unica buona notizia del primo tempo per Massimiliano Allegri che inizia prima del solito a urlare e agitarsi in panchina. Prova anche ad avvicinare Mandzukic a Higuain per provare a scardinare il muro del Chievo, ma senza risultato. Anche perché l'argentino continua a litigare con il pallone come quando si incarta sull'imbucata di Pjanic a inizio ripresa. A quel punto la mossa è Bernardeschi per Sturaro e definitivo passaggio alle due ali pure.

Ma è la follia stile Mourinho di Cacciatore a dare il via libera alla Signora che ottiene il massimo con meno del minimo sforzo. Il Chievo che non ha mai tirato in porta, dopo aver perso la testa aspetta solo di capitolare. Non c'è più partita, Khedira e Higuain riportano la Signora in vetta.

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