Kakà annuncia il ritiro dal calcio giocato: "In futuro? Forse il manager"

L'ex campione di Milan e Real Madrid annuncia oggi la propria decisione di abbandonare il calcio giocato: nel suo futuro c'è forse una carriera da dirigente sportivo

Kakà annuncia il ritiro dal calcio giocato: "In futuro? Forse il manager"

Kakà appende gli scarpini al chiodo. Questa volta è vero. Il campione brasiliano ha annunciato oggi con un'intervista al quotidiano carioca O Globo il proprio ritiro dal calcio giocato.

Nella sua carriera può vantare stagioni da protagonista nelle squadre più prestigiose del pianeta, come il San Paolo, il Milan e il Real Madrid. Arrivato in Italia dal Sudamerica nel 2003, con i rossoneri ha vinto uno scudetto, due Champions League e un mondiale per club, mentre con il Real ha messo in bacheca un campionato spagnolo e una supercoppa di Spagna.

Con la nazionale brasiliana, invece, Kakà può vantare la vittoria del Mondiale in Corea e Giappone del 2002 oltre alle due Confederations Cup del 2005 e del 2009. Come riconoscimento individuale ha vinto il pallone d'oro e il Fifa World Player, entrambi nel 2007.

"La mia carriera da giocatore professionista finisce qui", ha svelato il campione brasiliano, che si è preso "un pò di tempo per pensare e prendere una decisione in maniera tranquilla e consapevole di ciò che vorrei nella mia vita professionale - ha spiegato il centrocampista offensivo, che ha passato gli ultimi anni in Mls all'Orlando City - Mi sono consultato con alcune persone molto vicine, i miei genitori, mio fratello, la mia ragazza e la moglie di mio fratello. Ho valutato alcune proposte e sono anche andato in Europa per vedere alcune partite, lì dove il calcio ha davvero raggiunto il suo apice. E sono giunto alla conclusione che è giunto il tempo di chiudere la mia carriera da calciatore professionista".

Ora il campione brasiliano pensa al futuro, magari in panchina o dietro una scrivania ma comunque sempre nel mondo del calcio. "Lavorerò per continuare a far parte del mondo del calcio con un altro ruolo, anche se non più come atleta.

Mi piacerebbe fare il manager, il direttore sportivo, un ruolo a metà tra il campo e il club - ha svelato l'ex stella rossonera, Pallone d'Oro nel 2007 - Mi sono preparato molto per diventare un calciatore professionista e voglio farlo per questo nuovo ruolo. Il fatto di esser stato un gran giocatore non significa che sarò un buon dirigente. Voglio prepararmi per questo da ora in poi, studiare e stare vicino ad alcuni club, specialmente quelli in cui ho giocato"

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