Dopo John Brodie e William McCrum, inventori della rete e del rigore, continuiamo la nostra carrellata sugli uomini che hanno inventato il calcio, sull’undici che ha rivoluzionato le nostre giornate sportive. Oggi tocca a all’uomo nero che lanciò il rosso e il giallo.
Il cartellino rosso
Ken Aston (1915-2001)
Era tutto d’un pezzo sia fuori che dentro l’arbitro di Sua Maestà Kenneth George Aston che per noi, ieratico e intimidatorio che fosse, altro non fu che il Byron Moreno dei mondiali 1962, l’uomo nero che governò in maniera indecente Cile-Italia, che, assediato allo stadio Nacional di Santiago da 60 mila esaltati spettatori, ci fece picchiare dai macellai cileni fino al due a zero per loro, anche se poi fu l’Italia, perchè la beffa accompagna sempre il danno, a finire la partita in nove. Chissà quel giorno cosa gli passò per la testa. Pensare che è stato lui ad inventare i cartellini gialli e rossi, croce e delizia del pallone: «Il giorno dopo una durissima Inghilterra-Argentina - raccontava il momento della scintilla - i fratelli Jack e Bobby Charlton scoprirono di essere stati ammoniti leggendo i giornali perchè l'arbitro, che parlava solo tedesco, non era stato capace di avvisarli sul campo. Rientrando nella mia casa nell'East London osservai i semafori che diventavano gialli e poi rossi. Scattò l'idea: ecco i colori per capirsi sul campo in tutto il mondo».
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