In Formula 1 c'è a chi piace farlo strano. Non come in un film di Verdone. Ma come colorare le auto di una scuderia americana con la bandiera russa. Guardate la nuova Haas che è spinta da un motore Ferrari e verrà affidata a una coppia di debuttanti come il giovane Mick Schumacher e il chiacchierato Nikita Mazepin. Una volta le monoposto di Gene Haas erano nere. Eleganti (anche se non performanti) come una vecchia Lotus. Oggi diventano bianche, ma con ampi spazi concessi al bianco, al rosso e al blu che messi insieme fanno tanto bandiera russa per volontà dello sponsor Uralkali, un'azienda produttrice ed esportatrice di potassio con sede a Berezniki nel cuore della grande madre Russia. Lo sponsor, ovviamente lo porta Mazepin che in inverno ha rischiato di perdere il posto per colpa di una storia pubblicata e poi subito rimossa dal suo profilo Instagram: si era filmato mentre toccava il seno ad una sua amica modella che stava comunque al gioco. Condannato pubblicamente, ma perdonato dall'amica e dal team, ha ormai la fama del Bad Boy. E soprattutto di quello che in Haas procura i soldi. Schumacherino lo ha sponsorizzato anzi, proprio piazzato la Ferrari, è vero. Ma la sensazione è che il piccolo Mick, il Good Boy della squadra, si ritroverà a giocare in trasferta nell'anno del suo debutto in Formula 1.
Oltretutto la Haas, diretta in pista dall'italianissimo Gunther Steiner, ha deciso di non investire nessun gettone nello sviluppo dell'auto, rivolgendo tutte le sue energie (e gli investimenti) alla vettura del 2022, quando cambieranno le regole del gioco. Lo fanno strano in tutto e per tutto insomma. Dalla composizione della squadra, ai colori dell'auto. Scuderia americana con bandiera russa. Ci vuole del coraggio.
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