Lancia torna a sognare con la Ypsilon Rally4 HF

Col campione del mondo Biasion, a bordo della nuova auto per cercare di tornare alla leggenda

Lancia torna a sognare con la Ypsilon Rally4 HF
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«Se sognavi la pista, sognavi Ferrari, ma se sognavi il rally, allora era Lancia l'auto del cuore». Sembra passata un'era da quando Lancia dominava il mondo del Rally, inanellando una serie di successi nel campionato mondiale costruttori. Dieci i titoli iridati: la tripletta dal 1974 al 1976, il successo del 1983, la seconda tripletta dal 1987 al 1989 e l'ultima, quella dal 1990 al 1992.

In Italia, poi, i numeri raccontano una storia ancora più ricca di Campionati, ben 24 titoli costruttori dal 1965 al 1993, ma la cosa più impressionante è che Lancia è stata dominatrice incontrastata del Rally italiano per 12 anni consecutivi, dal 1982 al 1993.

Sono passati più di tre decadi da quell'ultimo successo e oggi Lancia si appresta a tornare a correre. L'eredità è di quelle pesanti, ma Lancia approccia il mondo del rally in punta di piedi. È Luca Napolitano, il CEO dell'azienda, che lo conferma: «Vogliamo tornare con pragmatismo e umiltà, quindi ripartiamo dal basso, dalla categoria Rally4 e dai giovani».

Lancia Ypsilon Rally4

Eccola quindi la nuova carta per cercare di tornare alla leggenda. Guidata da Miki Biasion, il celebre pilota due volte campione del mondo con Lancia Delta Integrale nel 1988 e nel 1989, la Ypsilon Rally4 HF sfreccia nel tracciato di test di Stellantis a Balocco.

Biasion, coinvolto anche nei test e nello sviluppo della nuova vettura da corsa, è sempre una garanzia al volante. La bruma che avvolge il circuito rende l'asfalto scivoloso quel tanto che basta per farci sorridere a bordo di un abitacolo essenziale, come impongono le regole non scritte delle competizioni: peso e orpelli estetici sono i peggiori nemici.

D'altronde è Cesare Fiorio a ribadirlo con un po' di nostalgia mentre commenta il ritorno di Lancia alle corse: «Ai nostri tempi abbiamo preso una Fulvia, una coupé compatta con un piccolo motore da 1,2 litri che le signore usavano per fare la spesa, e l'abbiamo trasformata in un'auto da corsa».

Era la fine degli anni Sessanta e, lavorando sulla riduzione del peso tramite l'utilizzo di alluminio e plexiglass, la squadra corse Lancia riuscì a trasformare quella vetturetta in un mezzo da 101 cavalli e soli 780 chilogrammi.

La nuova Lancia Ypsilon Rally4 HF è tutta un'altra auto, figlia di esigenze di sicurezza moderne, però resta fedele alle origini, almeno nell'intento.

Certo, Fiorio non nasconde un leggero disappunto quanto suggerisce di lavorare ancora un pochino sulla riduzione delle masse, qui di poco meno di 1.050 chilogrammi trainati da 212 cavalli, ma la nuova Rally4 HF nasce sulla base dell'auto stradale esattamente come quella Fulvia degli anni Sessanta.

Proprio perché deve strizzare l'occhio anche al mondo dei giovani, il prezzo è sotto ai 75.000 euro e il motore è identico a quello di serie, eccezion fatta per il turbo maggiorato e per il nuovo scarico. La cura sportiva è completata dai nuovi ammortizzatori regolabili, dal cambio a cinque marce e dal differenziale meccanico autobloccante.

La ricetta è intrigante e le cifre sono abbordabili, quasi da affare se guardiamo ai costi delle auto da Rally. Lancia ci sta mettendo tutto l'impegno, creando anche un Trofeo italiano dai costi ridotti: 6 gare, 2.500 euro per partecipare e un montepremi totale di 300.000 euro. Il vincitore parteciperà nel 2026 al Campionato Europeo Rally con il team ufficiale Lancia Corse HF.

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Franzetti, la risposta a entrambe le domande è sì, ma la strada la Rally 4 HF è tutta in salita, e sarà solo la pista a decretare se, in futuro, sarà nuovamente Lancia il marchio che tutti assoceranno al mondo dei rally.

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