E sono tre. In positivo e in negativo. La Lazio vince la terza partita di fila in campionato imponendosi a Udine per 2-1 e si porta a -3 dalla Fiorentina terza. Situazione di classifica impensabile solo poche settimane fa. I biancocelesti però, privi di Immobile e Luis Alberto, scavalcano il Napoli e si ritrovano in piena corsa per la Champions League. Decisivi i gol di Pellegrini (su punizione diretta) e Vecino. Inutile quindi la rete del momentaneo pareggio di Walace.
Sarri, a pochi giorni dal derby di Coppa Italia con la Roma (si gioca mercoledì) gongola proprio per la nuova caratteristica della sua squadra. Perfino l'anno scorso, quando finì il campionato al secondo posto, la Lazio faticava a reagire ai gol avversari. Nelle ultime due gare ha invece prima ribaltato il Frosinone, poi risposto all'Udinese.
«Siamo soddisfatti - ha detto il tecnico -. Ci siamo trovati in una partita sporca e aggressiva su un terreno pesante e contro una squadra fisica. Abbiamo vinto meritatamente, concedendo pochissimo. Mi è piaciuto lo spirito, sembra quello giusto. Speriamo di continuare così, ma nello spogliatoio è cambiato qualcosa e ora c'è una bella energia. Peccato per le prime partite della stagione, ma ora non ha senso concentrarci sui vecchi errori».
Preoccupano però le condizioni di Zaccagni e Isaksen, usciti malconci dal terreno di gioco. "Il dottore mi ha detto che non sembra nulla di preoccupante, speriamo bene. La formula della Coppa Italia non mi piace, ma il derby va vinto per il popolo".
Resta invece quintultima l'Udinese che si è dimostrata solida e in crescita, ma incapace di creare occasioni da gol (la rete di Walace è episodica: deviazione su calcio di punizione dalla trequarti). La salvezza passa da lì.
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