Lazio, torna Immobile nella bolgia olandese

C'è un primo posto nel girone da difendere, qualche rotazione da effettuare senza perdere l'identità e l'efficacia mostrate nella gara contro il Sassuolo e dare seguito al successo ottenuto nella trasferta di Glasgow. Si dice sempre che le partite intermedie del girone di Champions siano quelle decisive per il passaggio agli ottavi e sarà così anche per la Lazio. La squadra di Sarri ritrova il Feyenoord già sfidato l'anno scorso in Europa League (e la sconfitta a Rotterdam costò ai biancocelesti la retrocessione in Conference): niente tifosi al seguito - sarà lo stesso all'Olimpico per i supporter olandesi nel match di ritorno del 7 novembre - per il divieto imposto dalle autorità olandesi di cui l'Uefa ha preso atto. C'è alta tensione attorno alla doppia sfida e una forte rivalità da parte olandese verso la città di Roma, sulla scia anche dei danni provocati dai tifosi del Feyenoord alla Barcaccia in occasione di una sfida con i giallorossi del 2015.

Al De Kuip era già pronto per essere esposto uno striscione contro Sarri che l'anno scorso si era lamentato dei tifosi olandesi («mai visti in carriera di peggiori, dietro la panchina piovevano buste di urina...», così il tecnico biancoceleste) ma l'Uefa lo ha bloccato. «Il Feyenoord non ha nulla di meno dell'Atletico Madrid, servirà faccia tosta», ha detto Sarri alla viglia.

Nella bolgia di Rotterdam ci sarà il ritorno di Ciro Immobile (26 reti europee in 48 gare, 9 in Champions), la 110ª presenza consecutiva per Felipe Anderson (un record nei Top 5 campionati continentali): i due con Zaccagni formeranno il tridente d'attacco. Per il resto ballottaggi in difesa e a centrocampo con Vecino che dovrebbe agire come regista. In Olanda la Lazio ha conquistato solo una vittoria nelle Coppe: il 3-2 di Arnhem con il Vitesse nel 2017 in Europa League.