Fratelli d'Italia erbivori. Era l'8 maggio del 2019 quando sul campo in terra rossa del Foro Italico, due giovanissimi ragazzi si giocavano una chance per essere parte del tabellone che contava. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti diedero vita a un match intenso e spettacolare vinto dall'altoatesino. Di acqua ne è passata sotto i ponti e ieri entrambi hanno scritto un pezzetto di storia, raggiungendo la prima Finale in carriera sull'erba nel circuito ATP. Ad Halle Sinner ha ottenuto il 37° successo nei 40 match disputati in questo magico 2024, sconfiggendo il cinese Zhizhen Zhang con il punteggio di 6-4 7-6 (3). Una partita di grande sostanza, in cui il n.1 del mondo ha saputo esprimersi al meglio nei punti importanti: «Sono state quattro partite dure per arrivare in finale, ma è un'ottima preparazione per Wimbledon. Nel 2° set ho dovuto salvare un set point, se fossimo andati al 3° parziale poi sarebbe stata complicata», ha raccontato il pusterese. E quest'oggi la sfida in finale contro l'amico Hubert Hurkacz, con cui aveva giocato il doppio sull'erba teutonica e capace di vincere ad Halle nel 2022: «Sarà difficile, lui gioca bene qui, serve benissimo e non sarà facile strappargli il servizio». Destini legati si diceva e si può divagare anche nella cronaca rosa, visto che sempre in Germania, ma a Berlino, Anna Kalinskaya, fidanzata di Jannik, ha sconfitto Vika Azarenka per 6-1 6-7 6-1 (prima finale sull'erba). Davanti ai microfoni, la russa si è sciolta in un bel sorriso anche per la notizia della vittoria del suo amato. «Sto provando ad essere un po' brava quanto lui. Di solito lo guardo sempre, ma oggi non è stato possibile, spero che potremo seguirci a vicenda nella prossima partita. Congratulazioni a lui, vado subito a scrivergli!».
E venendo a Musetti, finale al Queen's dal sapor di nuovo inizio, a 609 giorni dall'ultima volta. Sconfitto l'australiano Thompson 6-3 3-6 6-3, terzo atto conclusivo a livello ATP in carriera, ognuna su una superficie differente. «Sono davvero orgoglioso di quello che ho fatto in questa settimana. Amo questo campo e voglio dedicare questo successo alla mia famiglia e a tutte le persone che mi amano», ha dichiarato il toscano.
Ci sarà da affrontare lo statunitense Paul per chiudere il cerchio, in una stagione sull'erba che potrebbe rivedere Novak Djokovic, che sta bruciando le tappe dopo l'operazione al menisco. Il serbo si è messo in testa una strana idea: esserci a Wimbledon dal 1° luglio e giocarsi la carta del "guastafeste". Ce la farà?
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