Sotto due vote, poi la rimonta: cosìl'Inter ha battuto il Monza

Sotto due volte, la ribaltano Arnautovic, Calha e Lautaro che provoca l’autogol del Monza

Sotto due vote, poi la rimonta: cosìl'Inter ha battuto il Monza
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Milano. Nesta in panchina e Galliani in tribuna accarezzano a lungo il sogno di fare uno scherzetto all'Inter, per mezzora addirittura di vincere. Ma alla fine Inzaghi la spunta in coda a mille sofferenze e in rimonta, come due ore prima il Milan, da 0-2 a 3-2, con allegato temporaneo +4 in classifica sul Napoli. Decide un autogol di Kyriakopoulos nel disperato tentativo di anticipare il tuffo di Lautaro: beffa doppia per il Monza, visto che sull'orologio dell'arbitro Zufferli, la segnalazione del gol arriva dopo che già era stato assegnato un calcio d'angolo, per la respinta del bravo Turati.

Inter bene, ma non benissimo: si può dire? Contro l'ultima in classifica c'era da aspettarsi un po' di più, per quanto il gruppo sia affaticato e acciaccato. Nel primo tempo, l'errore dell'Inter è quello di adagiarsi sul ritmo imposto dal Monza. Nesta se la gioca all'antica: difesa e contropiede, un po' di falli e qualche sana perdita di tempo. Squadra molto corta, ordinata, palleggio insistito anche in uscita dalla propria area e incapacità nerazzurra di esercitare la pressione che può indurre all'errore gli avversari. Quasi a sottintendere che prima o poi gli altri avrebbero sbagliato da soli e consegnato la partita alla capolista. Nulla di più errato, evidentemente.

Il Monza sbaglia pochissimo ed è bravissimo a ripartire, 2 occasioni e 2 gol. Scontato pensare che la classifica dei rivali abbia pesato sulla concentrazione dell'Inter. Anche per questo, Inzaghi limita al minimo le rotazioni e parte con i 3 diffidati contemporaneamente in campo (Bastoni, Mkhitaryan e Barella): era il suo modo per dare la scossa alla squadra, ma non è bastato.

Servono 22 minuti all'Inter per il primo tiro in porta (Arnautovic, di testa), 24 per l'illusione del gol di Lautaro, annullato per un fortuito tocco di mano (quando si tornerà al vero regolamento del gioco del calcio sarà sempre troppo tardi), ma poi arriva l'uno-due del Monza che fa tremare San Siro e infuriare Inzaghi. Mota decisivo in entrambi i gol, prima col tacco che libera Birindelli all'uno contro uno con Martinez e poi lesto ad avviare il contropiede che Keita capitalizza con un gran destro che dal limite aggira il vice Sommer (probabilmente all'ultimo ballo prima del rientro del titolare). Lì, già sotto di 2 gol arriva la scossa che sarebbe servita in avvio. Arnautovic accorcia prima dell'intervallo e in avvio di ripresa Inzaghi riporta Bastoni in difesa (dentro Augusto) e cambia Pavard con Bisseck (cambio probabilmente più conservativo che punitivo). L'assalto è pressoché totale, la prodezza di Calha regala il pari e il gol rocambolesco del 3-2 vale l'allungo in classifica.

Per Thuram, entrato nel finale, il palo con un solo tiro a porta vuota. Per Zielinski, entrato poco prima di lui, l'amarezza di un infortunio al polpaccio che pare grave. Per Palacios, uno che avrebbe dovuto rinforzare l'Inter, la panchina anche nel Monza.

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