Lippi: "La forza del mio gruppo fu la squadra protagonista"

Dici Marcello Lippi. Dici 2006. Che significa Mondiale. E Germania

Lippi: "La forza del mio gruppo fu la squadra protagonista"
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Dici Marcello Lippi. Dici 2006. Che significa Mondiale. E Germania. Diciotto anni dopo si torna nella terra di un trionfo clamoroso. Il Festival della Lega di Serie A, esaltato dalla splendida cornice di Parma e da un'organizzazione impeccabile, si alza in piedi per l'ex Ct. Una standing ovation che non può lasciare indifferente di fronte a chi ha cambiato la storia del calcio italiano.

«Non sono mai tornato a Dortmund dalla vittoria del Mondiale, spero possa capitare in futuro o magari proprio per questo Europeo». Lippi la butta lì, ma è come se le sue parole fossero una spinta per i «ventisei» di Spalletti. La ricetta del successo parte da un aneddoto: «Nazionale? Ho parlato spesso con Enzo Bearzot, di cosa significasse vincere il Mondiale - rivela il ct campione del mondo del 2006 -. Nei miei gruppi squadra è successo spesso di riuscire a compattare tante personalità. Nel 2006 la situazione legata a Calciopoli aveva creato tanto caos, anche se restava all'interno della squadra la consapevolezza che nessuno di noi avesse fatto delle cose da poter essere punito. Io spingevo molto su questo, sul fatto che non avessimo nulla da rimproverarci ma anzi qualcosa da andarci a prendere in quel campionato del mondo».

Il filo che lega quella spedizione a questa ha un nome e cognome: Gianluigi Buffon. Allora portiere titolare, oggi capo delegazione.

«Quando ritroverà quegli stadi avrà sicuramente ricordi particolari», ha sottolineato Lippi tornando poi sulla chiave di quella cavalcata che si concluse con l'apoteosi di Berlino: «La forza di quel gruppo è che il protagonista era la squadra, con tutti i calciatori a partecipare al gioco con dedizione e applicazione. La fame arriva attraverso il lavoro quotidiano e settimanale. L'intensità e voglia che puoi trovare anche in un solo giocatore è fondamentale che venga trasferita anche agli altri».

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