Lippi: "Il Milan ha un problema di testa, non fisico"

"Mihajlovic è una persona di grande spessore umano, ha dato l'impressione di essere un sergente di ferro ma è molto intelligente. Sa quando serve il bastone e quando la carota"

Marcello Lippi
Marcello Lippi

"La Fiorentina? L'entusiasmo fa miracoli: 10 punti su Juve e Milan sono tanti ma non sono ancora determinanti". Lo ha detto Marcello Lippi, ex ct della Nazionale, commenta la domenica di campionato ai microfoni di Radio Due ospite di 'Non è un paese
per giovani'. "La Fiorentina è un gruppo di giovani, con un allenatore giovane, una dirigenza che da 4 anni tiene la squadra ai vertici. Mi piace Paulo Sousa perchè l'ho avuto da calciatore, abbiamo vinto la Champions insieme. Parlavo spesso con lui del centrocampo, sull'importanza di aggredire gli avversari. Lui era convinto di questo e vedo che oggi lo riporta sul campo. Ha dato delle idee di gioco e di questo bisogna dare merico anche al lavoro fatto da Montella in questi 3 anni", aggiunge Lippi.

Un campionato però molto equilibrato e aperto a qualsiasi risultato. "L'Inter ha cambiato tanto, il Napoli gioca bene con l'allenatore che sta facendo bene", spiega l'ex ct. "I tifosi devono sempre sognare, stando però attenti che in Italia appena si sogna
poi si scivola subito - ha concluso riferendosi alle sconfitte di Sassuolo e Torino -. La settimana scorsa Squinzi giocando aveva parlato di scudetto e subito la squadra ha perso ad Empoli. Lo stesso vale per il Toro, che vincendo a Carpi poteva andare primo". Infine l'ex ct della Nazionale parla anche del Milan: "Mihajlovic è una persona di grande spessore umano, ha dato l'impressione di essere un sergente di ferro ma è molto intelligente.

Sa quando serve il bastone e quando la carota. Ho visto un Milan spaesato, insicuro e impaurito, con giocatori che si giravano per non ricevere la palla. Questo è un discorso psicologico e di serenità", ha aggiunto l'ex ct azzurro.

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