La Juventus, squadra più amata ma anche più detestata d'Italia, contro il Lipsia: ovvero la squadra più odiata di Germania. Perché, pur avendo in teoria tutte le caratteristiche per essere guardata con favore novella frequentatrice dei piani alti del calcio tedesco, un po' come da noi l'Atalanta non ha mai attirato simpatie trasversali: è sempre stata infatti considerata una società creata solo per macinare denaro, fin da quando nel 2009 venne acquistata dalla Red Bull quando militava in quinta divisione. Oggi il Lipsia, pur privo di quella tradizione calcistica che tanto affascina i tedeschi, abita stabilmente in Bundesliga e frequenta la Champions: non è del resto un mistero che il colosso Red Bull azienda attiva nel settore delle bevande energetiche fondata nel 1984 dall'imprenditore austriaco Dietrich Mateschitz insieme al thailandese Chaleo Yoovidhya ami primeggiare.
Lo sport è stato così intrepretato come perfetto veicolo pubblicitario per coinvolgere centinaia di migliaia di appassionati, siano essi di calcio (oltre alla proprietà del Lipsia, ci sono tra le altre anche quella del Salisburgo e di New York) o di Formula Uno. Dove guarda caso c'è anche la Ferrari oggi di Exor, ovvero la holding che possiede anche la Juventus: quella che andrà in scena stasera sarà insomma una sfida trasversale tra gruppi che fatturano miliardi e i cui azionisti gioiranno o si dispereranno a seconda di come rotolerà il pallone.
Al popolo bianconero interessa in ogni caso capire più che altro se sia stata vera gloria quella vissuta contro il Genoa, battuto sabato facilmente 3-0 dopo i precedenti tre pareggi senza gol. Contro una squadra quadrata come il Lipsia (seconda miglior difesa dei top cinque campionati europei dietro gli stessi bianconeri: due sole reti incassate finora) e che là davanti propone il giovane sloveno Benjamin Sesko - uno che si ispira a Ibrahimovic del quale ricorda anche un certo stile di gioco bisognerà certamente alzare l'asticella in tutti i reparti.
Per di più, se Gatti e compagni bisseranno la vittoria ottenuta all'esordio contro il Psv Eindhoven (3-1, olandesi a segno nel recupero), la Signora farà un immediato passo avanti verso la qualificazione diretta alla seconda fase: se così fosse, i bianconeri potrebbero cominciare a sentirsi grande fin da subito, senza esagerare con i voli pindarici ma con la consapevolezza di potersi divertire
anche fuori dai confini nazionali. Osservato numero uno, tanto per cambiare, Vlahovic: finora per lui, in Champions, due gol in otto presenze in tre edizioni non consecutive. Ruolino di marcia evidentemente migliorabile.
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