L'ombra del doping anche su Diego Ulissi

Brutto colpo alla squadra Lampre Merida: Diego Ulissi è stato trovato positivo al doping, ed in particolare nelle sue urine è stata trovata una quantità elevata ed inspiegabile di salbutamolo. Per questo il ciclista è stato sospeso a tempo indeterminato dalla squadra

Ulissi, fermato dall'antidoping
Ulissi, fermato dall'antidoping

Diego Ulissi, giovane promessa del ciclismo italiano, purtroppo è stato sospeso dopo i risultati di un test anti doping: il forte ciclista è stato, infatti, trovato positivo in seguito ad un controllo effettuato al termine dell'undicesima tappa del Giro d'Italia (si trattava di quella da Collecchio a Savona), a causa di un elevato tasso di salbutamolo presente nelle sue urine.

La sostanza, un broncodilatatore, che si trova nei prodotti per chi soffre d'asma (viene, ad esempio, utilizzata abitualmente da Chris Froome per i noti problemi d'asma) nelle urine del ciclista è stata trovata in quantità doppia rispetto quella che si trova nelle urine di chi assume tali farmaci: in virtù di questo fatto, il ciclista italiano è stato sospeso, e pertanto si addensano nubi fosche su un Giro d'Italia che aveva visto il Livornese assoluta protagonista, con due tappe conquistate la quinta Taranto-Viggiano e l'ottava Foligno-Montecopiolo e il secondo posto nella 12a tappa in occasione della cronometro individuale Barbaresco-Barolo. Il corridore toscano poi aveva dato forfait prima della 18a frazione Belluno-Rifugio Panarotta.

Non si tratta comunque del primo Italiano che abuserebbe di tali sostanze: sette anni fa a farne le spese fu Alessandro Petacchi, il quale venne sospeso per un anno, malgrado il ciclista sostenne di non avere utilizzato tali sostanze e stessa contestazione anche per Leonardo Piepoli.

Una storia che si ripete dunque: anche Ulissi, infatti, ha cercato di dimostrare la propria innocenza, ed ha fatto ricorso, affinché venissero effettuati nuovi test sulle sue urine. Da sottolineare, infatti, come l'atleta, in sede di controllo antidoping, avesse avvertito dell'assunzione in fase di pre-gara di Ventolin (2 spruzzi, pari a 100 ng di salbutamolo ciascuno) e, durante la corsa, dell'utilizzo di Paracetamolo a seguito dalla drammatica caduta nella discesa del Passo delle Cento Croci, dove era stato vittima assieme a molti altri corridori. Utilizzo di Ventolin a seguito di broncospasmi di cui soffriva il corridore, assunzioni tutte dichiarate, ma ugualmente non in grado di giustificare una presenza tanto abnorme di salbutamolo.


Una situazione che danneggia il ciclista, la sua squadra e la disciplina stessa, e che potrebbe concludersi in maniera analoga a quella di Petacchi, con una lunga sospensione di Ulissi.

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