Lotito batte se stesso nel suo "strano" derby

Perde la Salernitana, di cui il n°1 dei biancocelesti non ha più il controllo diretto

Lotito batte se stesso nel suo "strano" derby

Lotito batte se stesso nel suo «strano» derby. Con il 3-0 alla Salernitana la squadra di Sarri sale al quinto posto in classifica, scavalcando la Roma di Mourinho (particolare sempre apprezzato nella capitale) per la prima volta in stagione. Decidono Ciro Immobile, omaggiato prima della partita dalla Curva Nord perché in settimana, contro il Marsiglia, era arrivato a quota 160 gol in biancoceleste (ora sono già 161), diventando il migliore della storia staccando Silvio Piola, fermatosi a 159, Pedro - in gol alla terza di fila - e Luis Alberto. Ora la Lazio, che gestisce la palla proprio come da richieste di Sarri, si ritrova a -1 dall'Atalanta quarta, quindi in piena corsa Champions.

Ieri però è stata soprattutto la partita di Lotito: il presidente della Lazio, che ha preso la Salernitana nel 2011, quando il club era in Serie D, lo ha portato fino alla massima categoria italiana, ma in estate ha dovuto farsi da parte per la norma che vieta la multiproprietà di club nella stessa categoria. Non solo dalla Federcalcio però: anche a Salerno gli hanno fatto non poche pressioni per cedere: c'era anche il timore che la squadra venisse esclusa dalla Serie A in caso di mancata addio nei termini stabiliti. A oggi la Salernitana è ancora di proprietà sua e del cognato Marco Mezzaroma, ma è affidata a un trust che, entro il prossimo 31 dicembre dovrà perfezionarne la vendita (ci sono quattro offerte di acquisto, compresa quella di una cordata italiana) per evitare l'esclusione della squadra dal campionato. Lotito però, dalla scorsa estate non ha il controllo diretto del club, per la gioia dei tifosi granata con i quali non è mai realmente scattato l'amore. Anzi, anche ieri sono, i 6mila ospiti presenti, hanno intonato diversi cori contro di lui. Proprio nello stadio in cui, nonostante i risultati ottenuti con la Lazio, da anni ci sono diversi mugugni (e, in qualche frangente, anche pesanti contestazioni).

Ieri però è stata una festa: per la Lazio, che ha vinto in scioltezza (nonostante due pali colpiti dagli avversari sul 2-0), per Immobile che è già arrivato a quota 10 gol in campionato (per il sesto campionato di fila va in doppia cifra realizzativa), per Sarri che sta vedendo finalmente assecondate le sue richieste tattiche, per i tifosi

biancocelesti, felici di aver scavalcato la Roma e, tutto sommato, anche per quelli granata, che si stanno nuovamente godendo la Serie A. Eppure a vincere è soprattutto Lotito. Che ieri, formalmente, ha battuto se stesso.

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