L'ultima prova di Juve e Atalanta è senza gol

Max e Gasp mettono in vetrina Vlahovic e Zapata tra voci e ipotesi di mercato

L'ultima prova di Juve e Atalanta è senza gol
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Scampoli di calcio vero a una settimana dall'avvio del campionato, Juventus contro Atalanta sul campo neutro balneare di Cesena, anche se qui il mare non c'è, nonostante leggenda racconti le lagnanze in un ritiro di un campione juventino e del mondo, deluso per non avuto la camera con vista sul litorale. Finisce 0-0 con qualche prodezza e molta noia, tanto per non farci perdere le cattive abitudini.

Fa molto caldo e almeno questo giustifica il ritmo, basso che poco di più sarebbero (quasi) tutti fermi. Della Juventus si dice che abbia cambiato gioco e abitudini, ma francamente di pressione alta ce n'è poca, diciamo che la trasformazione, se davvero c'è, è più lenta di quanto si racconti. Buon segno che i migliori siano gli unici nuovi, cioè Tim Weah e il rientrante Cambiaso: il figlio di George è una freccia che anzi sembra l'ideale per esaltare il vecchio contropiede di Allegri. Calcia anche 2 volte pericolosamente in porta, è calcio d'agosto, ma è facile scommettere che il figlio d'arte farà bene anche in inverno.

Allegri non ha altro di nuovo da mostrare, aspetta che Giuntoli venda e poi finalmente compri, magari anche Lukaku. E forse anche per questo parte con Chiesa e Vlahovic titolari: che si sappia che stanno bene, che si faccia avanti chi li vuole, soprattutto il serbo. Debutta Rabiot, che è indietro ma non si può discutere, ci mancherebbe. E poi Locatelli e Miretti, il centrocampo della Juventus oggi è questo. Rovella è stato sacrificato per la cassa, ma resta che Allegri l'ha mollato due anni su due.

Tornando ai centravanti, Gasperini ne avrebbe due nuovi da vedere e far vedere, eppure parte con Zapata: l'amichevole in tv come una grande vetrina che deve invogliare la Roma all'ultimo sforzo (in realtà, per come gioca il colombiano, il rischio è che Mourinho cambi idea). Scamacca dentro dopo uno spicchio di ripresa, reduce da un lunghissimo infortunio è tutt'altro che brillante, ma l'Atalanta non può non averlo messo in conto.

In teoria il titolare per affiancare Lookman nell'avvio stagione dovrebbe essere il maliano Touré, appena arrivato dall'Almeria per 30 milioni, l'acquisto più caro nella storia del club. A Cesena entra per ultimo fra gli attaccanti nerazzurri, ma ci mette pochi istanti a rendersi pericoloso con una volta sulla fascia e gran destro che finisce sull'esterno della porta juventina.

Ha gamba e cuore l'altro

nuovo acquisto Bakker, che tanti chilometri dovrà fare sulla corsia sinistra. Non farà rimpiangere Maehle, ceduto al Wolfsburg. E arriverà anche De Keteleare: sarà bello scoprire se nel Milan ha fallito solo per colpa sua.

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