Russia e Bielorussia gareggeranno ai Mondiali di scherma di Milano in programma a luglio. Il governo italiano, allineandosi alle indicazioni del Comitato olimpico internazionale, ha dato l'ok alla partecipazione degli atleti dei due Paesi alle competizioni sportive che si svolgeranno in Italia. L'annuncio è arrivato ieri dal presidente del Coni, Giovanni Malagò (nella foto): «La questione degli atleti russi e bielorussi è chiusa, deve essere formalizzata da un minuto all'altro. Nessuno può impedire di dare un visto di gara ad atleti russi e bielorussi, a patto che questi rispettino le restrizioni Cio». Ovvero la presenza neutrale: senza bandiera, né divisa, né inno, mentre è vietata la partecipazione degli sport di squadra e agli appartenenti a gruppi sportivi che fanno riferimento alle forze armate.
Restrizioni importanti ma che non bastano all'Ucraina, la quale chiede il veto totale ed è pronta anche al boicottaggio dell'Olimpiade di Parigi 2024. «Ci sono vincoli - sottolinea il n°1 del Coni - che hanno contrariato fortemente sia russi che bielorussi, tanto che su 39 atleti iscritti a Milano per i Mondiali di scherma ne potranno partecipare 11. Se non accettano queste condizioni, è un problema loro e non nostro. Detto questo, l'Ucraina non può pensare, malgrado tutte le restrizioni imposte, di boicottare una manifestazione perché altrimenti passa dalla parte del torto.
Non si capisce perché se il russo Medvedev può vincere agli Internazionali di Roma ed essere applaudito dal pubblico oltre che dai ministri presenti, questa cosa non possa valere pure per gli altri sport». Fra questi, la boxe ha già aperto a russi e bielorussi in occasione degli ultimi Campionati mondiali, mentre atletica e nuoto decideranno a breve.
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