Quando Bove al minuto 17 è crollato a terra privo di sensi il Franchi è andato in apnea e la mente è corsa alla « maledizione viola». Tutti aspettavano notizie sullo stato di salute del giocatore e nel contempo speravano di non rivivere quei momenti drammatici che hanno purtroppo connotato la storia della Fiorentina.
Un frangente simile si manifestò il 22 novembre del 1981 in Fiorentina-Genoa. Un'uscita spericolata del portiere Martina mise ko Giancarlo Antognoni che stramazzò al suolo in arresta circolatorio. Il ginocchio del rossoblu si era scontrato con la tempia del fuoriclasse viola. Un trauma violentissimo. Il massaggiatore della Fiorentina Ennio Raveggi e il capo dello staff medico genoano professor Alfonso Gatto, praticarono il primo soccorso. Raveggi rimise a posto la lingua di Antognoni che ostruiva la gola e praticò al calciatore viola la respirazione bocca a bocca. Furono 30 secondi interminabili, inquietanti. Poi Antognoni sistemato su una barella fu trasportato all'ospedale di Careggi, il medesimo dove si trova adesso Edoardo Bove. Lo speaker dell'allora Comunale di Firenze diramò un breve comunicato per avvertire i tifosi che Giancarlo era finalmente fuori pericolo. Nelle ore successive il noto neurochirurgo professor Pasquale Mennonna intervenne sulla frattura e restituii Antognoni ad una vita normale in campo e fuori. Dopo 4 mesi il capitano viola torna in campo in serie A e l'11 luglio 1982 sollevò al Bernabeu la Coppa del Mondo.
Destino diverso e peggiore per Davide Astori, anche lui capitano della Fiorentina. Nella notte del 4 marzo 2018, mentre dormiva con i compagni in hotel a Udine in attesa della gara del giorno dopo con i friulani, spirò nel sonno. Un'altra tragedia dal dolore lancinante e inspiegabile. Firenze si vestì a lutto e nella basilica di Santa Croce, per le esequie, c'erano 10mila persone in piazza, mentre tutte le rappresentanze delle squadre di calcio partecipavano alle esequie. Firenze rimase sotto choc per tanto tempo e ancora oggi al minuto 13 (il numero di maglia di Davide) il Franchi si scioglie in un lungo applauso.
Infine la scomparsa del direttore generale Joe Barone lo scorso 19 marzo all'ospedale San Raffaele di Milano, dopo che 48 ore prima nel ritiro in provincia di Bergamo (un'altra notte maledetta), in attesa di Atalanta-Fiorentina, era stato colpito da un infarto fatale. La corsa disperata verso il nosocomio milanese, ma le speranze erano già ridotte ai minimi termini. Il professor Zangrillo provò in ogni modo a rianimare il dirigente viola, ma tutti i tentativi risultarono vani.
Bove
adesso è in terapia intensiva, in sedazione farmacologica, ma la grande paura sembra essere passata. Da oggi saranno più chiare le cause, ma Firenze non ha perso tempo nello stringersi intorno al centrocampista. Forza Edoardo.
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