Marino e le parole di Ausilio su Icardi: "Nessuno vuole pagare la clausola"

L'ex dirigente di Napoli e Atalanta Pierpaolo Marino ha svelato di aver parlato con Ausilio il 13 gennaio durante Inter-Benevento di Coppa Italia: "Ho parlato col mio amico Piero Ausilio che mi ha detto: 'guarda che noi al momento di Icardi non abbiamo avuto nemmeno un sentore che qualcuno potesse pagare la clausola. Neanche uno che chiedesse di prendere Icardi"

Marino e le parole di Ausilio su Icardi: "Nessuno vuole pagare la clausola"

La querelle su Mauro Icardi sta preoccupando e tenendo sulle spine i tifosi dell'Inter e non solo. L'ex capitano si è ammutinato per la sfida di Europa League contro il Rapid Vienna e domani non ci sarà nemmeno contro la Sampdoria, tecnicamente per via della solita infiammazione al ginocchio che lo tormenta ormai da tempo. La maggior parte dei tifosi si sono schierati dalla parte della società con qualche vandalo che nella giornata di oggi si è reso protagonista di un lancio di un sasso contro la macchina su cui viaggiava Wanda Nara insieme ai figli.

La situazione è molto grave e non si sa come andrà a finire questa intricata vicenda: tra oggi e domani sera, a Tiki Taka, ci saranno diversi protagonisti che diranno la loro sull'accaduto, da Luciano Spalletti, a Beppe Marotta finendo con Wanda Nara, ospite della trasmissione condotta da Pierluigi Pardo. Intervistato da Rai Sport, l'ex direttore sportivo di Napoli e Atalanta Pierpaolo Marino ha svelato di aver parlato con il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio, sulla situazione di Icardi, prima che avvenisse tutto questo caos: “Ero a San Siro per Inter-Benevento in Coppa Italia, ho parlato col mio amico Piero Ausilio che mi ha detto: 'guarda che noi al momento di Icardi non abbiamo avuto nemmeno un sentore che qualcuno potesse pagare la clausola. Neanche uno che chiedesse di prendere Icardi".

Marino ha poi continuato dicendo la sua in merito: "E’ solo Wanda che spinge. Il deprezzamento quindi è potenziale, non reale. Secondo me, di solito, queste questioni si risolvono col giocatore che rientra nei ranghi e fa ancora meglio.

Ora ha di fronte una sola soluzione, deve rientrare nei ranghi e scusarsi. La mossa che ha fatto la società, che ha accontentato il gruppo degradando Icardi, è una mossa che serve a creare coesione per arrivare all’obiettivo”.

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