La maturità di Spalletti e l'armonia della Lazio

Il Napoli non si ferma nemmeno a Roma, le speranze di chi insegue sono state ridotte dal gol rabbioso di Osimhen, la squadra di Spalletti ha saputo soffrire

La maturità di Spalletti e l'armonia della Lazio

Il Napoli non si ferma nemmeno a Roma, le speranze di chi insegue sono state ridotte dal gol rabbioso di Osimhen, la squadra di Spalletti ha saputo soffrire, il gruppo di Mourinho ha resistito ma senza Dybala e con Abraham e Belotti, comparse in attacco, ha denunciato i propri limiti. Partita aspra mal gestita da Irrati, altro fenomeno della categoria, nove ammoniti e un espulso non significa avere in mano la partita ma non leggere lo spirito di certe sfide; dicono di arbitrare all'inglese, dovrebbero frequentare la Premier e imparare. Domenica di sorprese, due squadre di moda si sono ritrovate imprevedibilmente nude in casa. Ha perso l'Udinese con il Torino ed è davvero una sorpresa grande, considerate le ultime prove dei granata, ma soprattutto ha perso l'Atalanta battuta da una Lazio perfetta come rarissimamente si era visto in questi anni. La squadra di Sarri (per lui il giallo dell'adesivo di Save the Children: rifiuto ad indossarlo o dimenticanza dell'ufficio stampa?) ha offerto un football di grandissima qualità, velocità e cinismo, mai preoccupata dall'Atalanta involuta, in ritardo su tutti i contrasti ed in evidente limite offensivo. L'assenza di Immobile non si è notata per il disegno armonioso dei laziali, senza una sola nota insufficiente, il contrario della sciagurata prestazione del gruppo di Gasperini, il quale dopo cinque minuti si è tolto rabbiosamente la giacca avendo intuito la giornata sghemba dei suoi che sono stati raggiunti in classifica proprio di biancazzurri.

La classifica in testa si raggruppa, a ridosso di Napoli e Milan, la giornata ha ancora una volta, se mai se ne sentisse la necessità, l'assurda e cervellotica gestione del Var e del regolamento, vengono fischiati rigori ridicoli ma non si procede all'ammonizione o all'espulsione di chi ha commesso il fallo, è accaduto a Firenze, si è ripetuto a Bologna ma, come ripeto, la squadra arbitrale prosegue la sua marcia, protetta e raccomandata, avvelenando, con il loro potere, la passione per questo sport. Domani Champions, ultima chiamata per la disperata Juventus e delicato viaggio del Milan a Zagabria.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica