Paolo Scaroni e Alessandro Antonello, rispettivamente Presidente del Milan e amministratore delegato dell'Inter, hanno sganciato la bomba nella giornata di ieri da Losanna: "Facciamo un nuovo San Siro accanto al vecchio, nella stessa area della concessione. Il vecchio verrà buttato giù e al suo posto ci saranno nuove costruzioni". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, però, ha frenato un po' gli entusiasmi dando un piccola speranza a tifosi nerazzurri e rossoneri: "Il Comune è proprietario di San Siro, se i due club decideranno di fare uno stadio posso solo dire che ci vorrà tempo. E poi alla fine siamo padroni dello stadio. Nel dossier di Milano-Cortina abbiamo garantito che nel 2026 San Siro sarà ancora funzionante. Questa è la fine della storia. Dopo il 2026, nel caso avremo un nuovo stadio, decideremo il futuro di S.Siro. Ma ora siamo nell'assoluta condizione di confermare che quella sarà la sede della cerimonia di apertura".
In tanti si sono espressi a favore o contro la demolizione di un tempio sacro del calcio italiano e mondiale come lo stadio Giuseppe Meazza, la scala del calcio che ha visto disputare le più grandi partite di Inter, Milan e della Champions League. Un tifoso nerazzurro doc come Enrico Mentana si è scagliato contro la decisione dei due club di abbattere San Siro per costruire al suo fianco un nuovo stadio e in maniera congiunta.
Il direttore del telegiornale di LA7, infatti, ha scritto un breva ma significativo post su Instagram per protestare contro questa scelta di Inter e Milan: "Io quella muraglia di teste la ricordo da quando ero bambino. Lo stadio più bello, il nostro colosseo del Novecento. Giù le mani da San Siro!".
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