Milano - Comincia oggi, all'ora del caffè a San Siro, il mese decisivo del Milan, impegnato su due fronti, in campionato a blindare il secondo posto e in Europa league a superare lo sbarramento dei quarti di finale contro la Roma di De Rossi. Pioli e i suoi avrebbero perciò bisogno oltre che del massimo sostegno (ma il pienone dello stadio promette in tal senso) del suo popolo anche della serenità complessiva dell'ambiente. E invece al netto delle notizie sull'indagine che saranno centellinate appena cominceranno gli interrogatori dei due ad Furlani e Gazidis - le indiscrezioni a getto continuo sul futuro assetto di staff tecnico e dirigenziale finiscono col provocare inutili e controproducenti fibrillazioni interne. Dopo l'auto-candidatura di un preparatore atletico conosciuto da Ibra a Los Angeles (Steve Tashijan ha poi cancellato il post su Linkedin col quale annunciava l'incarico), ecco quelle relative prima a un altro americano (ds di origine macedone Jovan Kirovski) e all'attuale presidente del Tolosa Damien Comolli che sta per passare la mano in vista del cambio di proprietà (attualmente in carico a RedBird in trattativa con Fenway Sports Group, holding proprietaria di Boston Red Box) del club francese.
A chi giova? Nessuno riesce a offrire risposte pertinenti, non certamente al Milan che si gioca quasi tutto in un mese come ripete in queste ore Stefano Pioli. Certo: è diritto inalienabile del proprietario strutturare il suo club, a dimostrazione palese tra l'altro che è proprio lui, solo lui, il nuovo capo. Nel frattempo Gerry Cardinale continua a sfornare interviste con i media stranieri nelle quali oltre a ricordare come «l'affare più impegnativo della sua carriera sia stato l'acquisto del Milan» e a ripetere l'interesse esclusivo per il nuovo stadio a San Donato, «attrezzato per ospitare concerti», continua a segnalare il ruolo di «consigliori» svolto da Billy Beane. Forse sarebbe il caso di mettere fine a questo giochino. Anche perché il Milan in campionato non ha mai centrato il quinto successo consecutivo e si presenta al cospetto del Lecce (mai subito gol dall'arrivo di Gotti) con Loftus Cheek squalificato, Thiaw ai box per una fastidiosa fascite plantare e Bennacer reduce da attacco influenzale. Pioli non si lascia distrarre dal chiacchiericcio sul futuro e continua a ripetere che «dopo 5 anni porto a casa sempre qualcosa di positivo dalle esperienze positive e negative».
Non dimentichiamo che per molti di noi, all'epoca delle voci su Ragnick, era considerato fuori da Milanello. Poi invece rimase e collezionò una striscia mica da poco: qualificazione EL, secondo posto, scudetto, semifinale di Champions e adesso il domani è tutto da scoprire. E da costruire. Cominciando con il Lecce e chiudendo il mese di aprile con la sfida di Torino contro la Juve.
Chi gioca e dove vederla
MILAN - Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez;
LECCE - Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Blin, Ramadani; Dorgu, Piccoli, Banda; Krstovic. Allenatore: Gotti
Ore 15, Dazn
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.