Il Milan esce dall'Europa, Leonardo: "Colpa del rumore". Tutte le scuse più assurde

Il Milan ha perso per 3-1 sull'ostico campo dell'Olympiakos ed è così uscito anzitempo e inaspettatamente dall'Europa League. I rossoneri, infatti, hanno chiuso a quota 10 punti come i greci ma complice la differenza reti a sfavore sono rimasti fuori dalla competizione. A fine partita Gattuso se l'è presa con la squadra e con la sua gestione, mentre Leonardo ha cercato di giustificare la sconfitta con le decisioni discutibili dell'arbitro e con un'assurda lamentela che non è piaciuta affatto ai tifosi rossoneri: "C’era un rumore incredibile quando andavamo in attacco, non so se fosse una sirena, un flauto o un clacson. Il regolamento non lo permette: l’arbitro doveva fermare il gioco".

Le parole di Leonardo hanno riportato alla memoria due frasi celebri di Mazzarri ai tempi di Napoli ed Inter e altre assurde scuse accampata da allenatori e dirigenti ricostruite da ilposticipo.it: "Abbiamo sbagliato l’approccio. Poi oggi era il compleanno di Cavani e siamo stati troppo molli". Ai tempi della sua esperienza nerazzurra, invece, l'attuale allenatore del Torino se la prese con l'arrivo della pioggia per giustificare una prestazione non all'altezza dei suoi ragazzi. Nel 2006 la nazionale ucraina giustificò l'uscita ai quarti di finale contro l'Italia per colpa di una colonia di rane vicino al loro albergo che con i loro rumori non avevano permesso ai giocatori di riposare al meglio.

Mourinho, alla guida del Real Madrid, perse una Supercoppa di Spagna nel 2011 contro il Barcellona di Guardiola e se la prese con la mancanza di raccattapalle che avrebbero rallentato il gioco. Di meglio fece Lotito che in un derby perso contro la Roma se la prese con i laser che a suo dire accecarano il portiere Muslera.

L'ex allenatore del West Ham Bilic per giustificare una sconfitta parlò così del terreno di gioco: "Quando sei in campo non riesci a distinguere la linea di fondo, vedi molto spazio davanti a te e ti demoralizzi".