Il Milan non può perdere Donnarumma

Gigio si è confermato uno dei pochi fuoriclasse del gruppo: urge il rinnovo

Il Milan non può perdere Donnarumma

Quel satanasso di Gigio Donnarumma. Appena vede la Juve sul dischetto deve montargli dentro un fluido specialissimo. Perché a Doha, all'alba di una carriera molto promettente, riuscì a stregare Dybala, specialista dagli undici metri e perché a Torino venerdì si è ripetuto dinanzi a Cristiano Ronaldo cui aveva intuito pure la stoccata della sfida d'andata. Ma stavolta, con la manona protesa, è riuscito a deviare la palla sul palo e a tenere CR7, che già pregustava il dolce della sera, a bocca asciutta. «Guardiamo avanti a testa alta. Lo spirito è quello giusto», il messaggio postato su Instagram dal portiere del Milan.

Lo sanno tutti, da Elliott fino probabilmente allo stesso Rangnick, designato nuovo responsabile dell'area tecnica: Donnarumma è uno dei pochi fuoriclasse in dote a questo Milan che arranca tra ritardi e deficit da colmare e un futuro degno da ricostruire. Perciò anche in assenza di segnali di fumo provenienti dall'estero, gli andrebbe dedicato un pizzico di attenzione e un rinnovo meno tormentato del recente passato (ai tempi di Mirabelli litigio con Raiola). Perché il ragazzo non mostra segni d'insofferenza nemmeno in questa stagione di ridottissimo appeal e le quotazioni del mercato post Covid-19 non sono tali da ingolosire Elliott per una plusvalenza che a Londra farebbe comodo.

È anche vero, come sostiene lo stesso Raiola, che sono i piani di Elliott che non sembrano eccitare i tifosi del Milan, figurarsi gli addetti ai lavori. La strada è quella tracciata da tempo e che si racchiude in linee guida note: reclutare giovani talenti con bassi costi di cartellino e di stipendio da valorizzare. Del recente mercato sono riuscite un paio di queste operazioni: Theo Hernandez e Bennacer. Il terzo è in arrivo sempre dalla Francia, mercato battuto da Moncada. Si chiama Pierre Kalulu, classe 2000 del Lione, terzino destro che è poi uno dei ruoli scoperti dell'attuale Milan (la partenza di Conti a Torino è stata da brividi). Domani è già atteso nella clinica milanese per le visite. Particolare inedito: fonti francesi garantiscono che a convincere Kalulu a respingere l'offerta del Bayern e ad accettare quella del Milan sia stato Paolo Maldini. Questo significherebbe che, al netto di Rangnick, il suo arrivo è il frutto del lavoro dei mesi passati.

Se dovesse riuscire quest'ultimo innesto, aggiunto al talento di Theo, alle dimostrazioni continue di maturità offerte da Romagnoli cui Kjaer collabora efficacemente e alle manone sante di Donnarumma, significherebbe allestire un quintetto di sentinelle di grande futuro. Ecco perché Donnarumma andrebbe riconfermato.

Sarebbe una partenza attraente verso lo sbocco che molti tifosi milanisti si augurano: la cessione a un acquirente che non può essere Arnault e che, nell'attuale scenario economico-finanziario, non risulta semplice trovare.

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