Montella, due tulipani in faccia Torna a casa l'«ultimo» italiano

I turchi dell'Aeroplanino avanti. Nella ripresa l'uno-due olandese. Ora gli inglesi. Di azzurro resta solo Orsato

Montella, due tulipani in faccia Torna a casa l'«ultimo» italiano
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Resta l'arbitro Orsato l'ultimo spicchio di Italia all'Europeo, perché Vincenzo Montella dopo avere a lungo sperato di eliminare anche l'Olanda, deve subirne la rimonta e la maggiore esperienza. Turchia a casa, con tanta amarezza e un po' di rimpianto per l'assalto finale frenato da Verbruggen. Koeman la vince e riporta gli Orange in semifinale dopo 20 anni, dopo avere rischiato di perderla: avanti di un gol, i turchi centrano un palo su punizione con Arda Guler e costringono Verbruggen a una parata miracolo su Yildiz. A proposito: qui siamo già ben oltre l'ipotesi di campioni, il futuro qui è già presente: Yildiz e Arda Guler, 19 anni ciascuno. Lo juventino è bravo, Guler è fortissimo, è tutto. Punta e mezzapunta, ma anche recuperatore. Sinistro, il piede con cui fa tutto, compreso il palo su calcio di punizione nel secondo tempo, ma anche destro, come quando verso la fine del primo pennella il pallone sulla testa di Akaydin, già giocatore di Montella anche nell'Adana: Verbruggen non esce e il sostituto dello squalificato Demiral la mette dentro.

L'Europeo conferma che Yildiz è pronto per fare il titolare anche nella Juventus. Arda Guler nel Real Madrid farà un po' di anticamera per motivi più che ovvi, ma non sarà un'attesa tanto lunga. Un anno fa piaceva anche al Milan, che però non paga commissioni e quindi per 20 milioni è finito alla corte di Ancelotti. Uno così fa già la differenza, fra qualche anno può riscrivere la storia.

Olanda-Turchia è l'unico quarto che non va ai supplementari e Koeman occupa il posto lasciato libero nel tabellone dallo scontro diretto fra Spagna e Germania, sennò le grandi favorite ci sono tutte. E mercoledì faccia molta attenzione anche l'Inghilterra. Il calcio di Montella è pratico e pure bello. Ci sono cuore e talento nella Turchia e grande maestria sui calci piazzati.

Koeman di suo ha in campo più chili e più esperienza e quando finalmente riesce a interrompere la ragnatela turca, trova l'uno-due che vale il posto fra le prime 4. Bravo De Vrij, di testa, bravo Dumfries a mettere in area il pallone per il tocco decisivo di Muldur ad anticipare Gapko. Al loro compagno Calhanoglu restano solo le lacrime.

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