Non c'è spazio per le emozioni, a poche ore dal fischio d'inizio della finale di andata. «Perché sono troppo concentrato su quello che sta per succedere», spiega Giovanni Stroppa. Il mister del Monza è immerso nella valutazione di ogni particolare, per potersi concedere distrazioni umorali. Lo U-Power Stadium nel frattempo celebra la partnership con l'attore scozzese Gerard Butler, nuovo testimonial internazionale per il naming sponsor dell'impianto biancorosso. Ma il tecnico non si concede altri pensieri: «Guardo la classifica di B e vedo che le prime due sono già in A, le due terze si sfidano in finale. Il percorso di questo campionato è rispettato». E ci si può perdere nella comparazione di possesso palla, gol fatti e subiti, ma si torna al punto di partenza: 67 punti Pisa e 67 Monza.
Dettaglio che rischia di regalare un finale inedito nella composizione della prossima serie A. Perché se è vero che il Pisa giocherà in casa la gara di ritorno in virtù del doppio successo in regular season (2-1 a settembre e 1-2 in Brianza a febbraio), lo stesso monte punti conquistato fa sì che in caso di due pareggi, tra stasera allo U-Power e gara 2 all'Anconetani, si potrebbe andare ai calci di rigore. Un inedito per decidere chi sarà la ventesima squadra della prossima serie A e norma applicata dal 2016. Il tiro dal dischetto è «il momento della verità, ma anche della solitudine, in un gioco collettivo», scrisse Mura. Ma anche il trampolino per esaltare la leggenda del Gato Dìaz, cara a Soriano.
Eppure un verdetto dagli undici metri è già arrivato, in serie B.
Stagione 2020: Masciangelo non sbaglia dal dischetto e il Pescara di Sottil si salva a discapito del Perugia, che retrocede in C. «Il momento della verità, ha il rituale della fucilazione. È la festa o il dramma, ma non ci si arriva preparati». Perché è un'emozione troppo grande da gestire prima.
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