MotoGp, Cremonini affonda il colpo su Marquez

La coda delle polemiche che hanno investito l'ultimo Mondiale non tendono a placarsi: il cantante difende Rossi

MotoGp, Cremonini affonda il colpo su Marquez

La coda delle polemiche che hanno investito l'ultimo Mondiale non tendono a placarsi. Nei giorni precedenti, durante e dopo la gara si sono, quindi, levate molte voci tra i vip italiani che hanno voluto esprimere la propria vicinanza a Vale e tra questi i più assidui sono stati Vasco Rossi, Jovanotti e Cesare Cremonini, che dopo un concerto a Catania è volato in Spagna per godersi da vicino l'ultima gara. E proprio l'autore di ‘Logico', oggi, in una lettera indirizzata al Corriere ha voluto parlare dell'accaduto che ha come obiettivo principale proprio Marquez.

Cremonini ha voluto anche sottolineare come l'idea del ‘biscotto', quindi dell'intesa silenziosa tra gli spagnoli, ‘ridimensiona il valore sportivo del ragazzino spagnolo': una scelta di termini non casuale per il cantante che, pur ammettendo, la bravura del motociclista e ‘suo stile di guida spettacolare e combattivo', sottolinea come non basterà a permettergli di poter mai eguagliare Rossi. Ma il problema non è solo personale, bensì di un intero sistema, quello della MotoGP che ‘corre il rischio di non essere più la stessa', e parlando di come si siano persi i valori di ‘sportività'

"La scelta di correre non per vincere, non per la propria dignità né per i tifosi, e nemmeno per dare un segnale di affidabilità alla Honda, ma con la sola intenzione di non far vincere un altro campione in piena lotta per il titolo, è figlia di una nuova tipologia di sportivo" fino a oggi sconosciuta", afferma Marquez. Poi l'affondo: "Maruquez cerca disperatamente di fuggire da quell’insopportabile sorriso leggero e consapevole il cui copyright è di Vale, sia che vinca sia che perda, e che rappresenta l’Italia e il mondo che lo ama e che ama il nostro Paese.

Ma il risultato non cambia, Marc: hai rubato questo decimo mondiale a Valentino consegnandolo a Lorenzo, ma non hai vinto la tua debolezza. Anzi, ce l’hai mostrata con inaspettata chiarezza. Lo hai ferito, è vero, ma gli passerà. Molto presto quel sorriso tornerà a farti sentire forte il suo messaggio: non sarai mai Valentino Rossi".

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