Marquez marziano o Motogp noiosa? Probabilmente il quesito comporta semplicemente una risposta multipla, perchè se è vero che il fenomeno di Cervera è destinato a riscrivere la storia della Motogp e altrettanto vero che il Campionato di quest'anno è appassionante come la lettura di un libretto di istruzioni di una lavastoviglie in lingua tedesca.
Anche al Sachsenring è ancora e sempre Marquez, per una nona vittoria in nove gare che entusiasma per la forza dello Spagnolo e per i continui record che lo stesso infrange con disarmante normalità quanto ormai risultare indigesta per una ripetitività che ha ucciso la suspance della stagione già da tempo. Semaforo verde ed è proprio lo Spagnolo a partire in prima fila accanto al compagno Pedrosa ed un sorprendente Bradl. Dietro Aleix Espargarò a precedere nelle crono le due Yamaha, mentre si devono accontentare della terza fila Iannone, l'altro Espargarò e Smith. Dovizioso solo 11 tempo, mentre addirittura quinta fila per un Crutchlow destinato ad una buona gara.
Gli unici brividi si vedono in avvio, quando solo un manipolo di coraggiosi azzarda (e indovina) le gomme slick, mentre tutti i big optano per le gomme da bagnato. Pista che si asciuga velocemente e tutti ai box per il cambio, così è la sorpresa Bradl a scattare davanti. Lo emulano, partendo dalla griglia, Petrucci Laverty, Edwards, Ahoyama, Abraham, Di Meglio, Barbera e Parks, ma per il leader del Mondiale è un lampo andare a prenderli. Per chi è partito dalla pit lane il rientro in gruppo è quasi immediato, per una fase della corsa che, complice un traffico da rientro dalle vacanze, non risparmia sorpassi in serie, con un Marquez già terzo che gira due secondi in meno di Bradl. Rossi è ancora undicesimo, meglio il compagno Yamaha che ne ha sei davanti.
La gloria di Petrucci dura poco sorpassato dalle due Honda, con Marquez che si lancia all'inseguimento di Bradl, mentre ricomincia a piovere. Pochi tornanti e, a 24 giri dal termine, Marquez è primo, per una posizione che manterrà per tutto il Gp, seguito dal fido Pedrosa, con le Honda a girare costantemente sull'1' e 22''. Tranne un paio di giri in cui quest'ultimo si riavvicina, verso metà Gp al capoclassifica, poi saranno solo giri veloci da parte di Marquez. Petrucci e Bradl sfilati anche dalle Yamaha, con Pedrosa bravo a sorprendere anche Valentino e volare in terza posizione per quello che sarà il podio finale. Per the Doctor, una medaglia di cartone che gli fa sfiorare i 4000 punti e che si trova a difendere per qualche giro da un arrembante Iannone, buon quinto davanti ad Aleix Espargarò. Dietro le ducati con Dovizioso e Crutchlow autori di una serie di sorpassi e controsorpassi che vedranno l'Italiano vincente ai danni del compagno. Con le due Ducati, però, sul finire della gara sopravanzate anche da Pol Espargarò, con Bautista che si piazza tra le due moto di Borgo Panigale.
538em;">Inutile ormai guardare la classifica con un Marquez volato a 225 punti a 77 di distanza Pedrosa, davanti a Rossi di 7 lunghezze. Quarto Dovizioso a 99 punti con due di vantaggio su Lorenzo e i due Espargarò rispettivamente a 77 e 67 punti. Iannone ottavo a 65, mentre per gli Italiani Pirro e Petrucci, 19 e 21 posizione con 7 e 4 punti.
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