"Sto bene, non mi sono fatto niente, però è una situazione secondo me molto pericolosa. Qualcuno deve fare qualcosa perché c'è da farsi male. Marquez non ha mai nessun tipo di rispetto per gli avversari, solo oggi è andato contro a quattro-cinque piloti diversi". Ieri Valentino Rossi si è sfogato così al termine del Gran Premio d'Argentina segnato da un altro contatto in pista tra il Dottore e lo spagnolo. "Ormai punta alla gamba piena e spera che cadi te, lui corre così - ha aggiunto il pilota della Yamaha - Se prendi quello che è successo uno per uno sono cose che possono succedere durante la gara, il problema è che Marquez è recidivo, corre così con tutti".
In effetti Vale non ha tutti i torti. Perché se si torna indietro di episodi non proprio sportivi e irregolari se ne contano diversi. Nonostante ciò lo spagnolo al prossimo Gp ad Austin sarà regolarmente al via. Dalla "retromarcia" effettuata in partenza dopo che la moto gli si era spenta al fatto che non è partito dai box proprio per lo spegnimento del motore e poi i due speronamenti in gara, altri due alle prove.
Tutto questo per una penalizzazione di trenta secondi. Stop.Il tutto fa tornare alla mente quel maledetto MotoGp in Malesia nel 2015 e la pesante penalizzazione inflitta a Rossi.
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