Chi pensava che bastasse la vittoria all'ultimo secondo ottenuta contro il Genoa per portare un po'di quiete a Soccavo dopo la cocente uscita dalla Champions e conseguente retrocessione in Europa League, si sbagliava di grosso.
A ridare fuoco alle polveri ha provveduto il procuratore di Pandev, da poco emigrato alla corte di Prandelli, ovvero al Galatasaray. Carlo Pallavicino ha detto senza mezzi termini che l'approdo di Benitez in panchina ha portato Pandev ai margini del progetto, cosa che ha finito per far giocare il Macedone al di sotto dei proprio standard. Il Procuratore ha poi rincarato la dose, affermando che Benitez è si un ottimo tecnico, ma che non ha il profilo adatto ad allenare nel campionato nostrano e non è capace di trasmettere furore alla squadra, nè di creare uno "spirito di gruppo". Infine, Pallavicino ha voluto mettere l'accento su come Pandev rinunciò ad ingaggi più alti pur di giocare nel Napoli, convinto che il San Paolo gli avrebbe dato molto a livello professionale e umano. Le cose sono andate così, fino all'approdo di Benitez: questo è quello che fa intendere l'Agente.
Le parole del Procuratore del Macedone non sono state l'unico fattore che ha riacceso le tensioni in casa partenopea. Pare infatti che alla dirigenza non siano andate giù le esternazioni del tecnico spagnolo, il quale ha fatto chiaramente capire come per lui David Lopez sia un ripiego rispetto a Gonalons, che è stato vicino al Napoli sia a Gennaio che in questa sessione, non arrivando mai però a vestire l'azzuro, prima per il rifiuto del Lione di farlo partire e poi per un suo ripensamento. Benitez ha detto che l'Iberico "non è Gonalons": non propriamente un benvenuto per Lopez.
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