Napoli Facciamola finita con la favoletta che siamo appena alla decima giornata e che dopo ci sarà tempo a sufficienza per recuperare. Se c'è una sola partita in questa tornata che fungerà da spartiacque, questa è Napoli-Atalanta. Gli azzurri stanno deludendo in campionato, in Champions invece comandano il girone dei campioni d'Europa del Liverpool: sintomi che i miopi non vogliono vedere, non per scelta ma per convinzione intima Ancelotti e i suoi credono di poter fare meglio in Europa. L'esatto contrario dell'Atalanta, bastonata nella grande Coppa ma col vento in poppa in Italia. Gioca un calcio particolare ma pragmatico: duelli uno contro uno e ritmo infernale fino a quando resiste l'asticella dell'ossigeno, poi sono cavoli amari come insegnano le rimonte subìte da Lazio e City.
«Ci avrebbe fatto comodo qualche giorno di riposo in più perché questa sarà una sfida tosta ma prestigiosa, dirà cose interessanti sul futuro. Il Napoli è come il Manchester City, ce la giocheremo con le nostre armi. Scudetto? Sensazioni mediatiche, l'obiettivo è arrivare tra le prime sei»: Gasperini non sta al gioco della verità, meglio darsi al diplomatico o alla scaramanzia, dopo il San Paolo (prima sfida contro una big) chissà. Qualcosa di importante, se non definitivo, verrà fuori stasera.
Per le stesse ragioni, il Napoli non fa proclami. Allenamenti basati sul recupero di energie e su come bloccare le fasce laterali, punto di forza dei bergamaschi e oggi anello debole della catena partenopea perché Hysaj non è pronto, Ghoulam è un mistero e per Malcuit se ne riparlerà la prossima stagione, causa lesione ai legamenti. Ancelotti non se la sta passando benissimo, statistiche e classifica sono le peggiori degli ultimi cinque anni, le promesse estive («saremo competitivi per lo scudetto») fanno a pugni con lo svantaggio che anziché diminuire nelle ultime giornate si è dilatato. Le mancate vittorie contro Cagliari, Torino e Spal hanno quasi esaurito il credito alla vigilia di un trittico che non è pretestuoso definire decisivo: Atalanta e Roma in campionato, in mezzo la sfida di Champions con il Salisburgo che mette in palio gli ottavi.
Difficile prevedere chi sarà toccato dal turnover, è certo però che il Napoli non sarà lo stesso di Ferrara: quindi tredicesima formazione in tredici gare.
Mario Rui potrebbe rientrare a sinistra, centrocampo con Ruiz, rientra Lozano in attacco. Masiello e Palomino i dubbi di Gasperini, che non rinuncerà in avanti a Muriel. In tribuna annunciato Hamsik perché in Cina non si gioca: in questo Napoli, avrebbe fatto più comodo in campo.
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