Il Napoli "in maschera" a caccia della storia. Sirene Blues per Spalletti

Osimhen per il ritorno Champions col Diavolo. Il Chelsea corteggia il tecnico (7 milioni l'anno)

Il Napoli "in maschera" a caccia della storia. Sirene Blues per Spalletti

Il Napoli in maschera fa attrazione e sensazione. Lo sanno bene i tifosi suoi. E Osimhen ha messo poco a rinfrescare la memoria nello spicciolo di match giocato contro il Verona. Altro che pallida faccia di squadra delle ultime partite. Ed ora tutti quanti appassionatamente sono preparati al gran finale. Si sono ricomposti i dissidi grazie ad un'altra attrazione tipica dell'italian style made in Napoli: la sceneggiata. Che altro pensare dell'embrassons nous fra AdL e il popolo tifoso imbufalito nel tutti contro tutti? La Grande bellezza di questa stagione non andava rovinata. Bravo Spalletti a metter tutti in allarme. Lo scudetto è già in tasca, pronti i preparativi per la festa dove tutti devono godersela, 33 anni dopo la Maradoneide. Allora Napoli regalò, come fosse un quadro d'artista, quello striscione appeso davanti ai cimiteri: «Non sapete cosa vi siete persi». Stavolta cosa inventeranno? Ma prima c'è la Champions. Quasi un peccato che domani ci sia la partita che vale la ciliegina, e forse più (anche economicamente), di una stagione. Certo Champions, semifinale sì o no: questa è un'altra storia. Però che storia se Osimhen ci mettesse il suo ballo in maschera!

Non sarà facile metter sotto il Milan: Pioli ha sempre trovato contromisure adatte, il Napoli non è più quello esuberante e frizzante di qualche mese fa. Due pareggi non fanno gloria, vedi le due squadre in questo turno di campionato, e lasciano dubbi: partenza alla pari. Anzi, il Napoli con l'obbligo di vincere. Più facile con l'Osimhen nel motore. E lui, che ripaga l'ottimismo locale, parlando dell'attesa per la festa scudetto, del piacere di esserci: «Siamo vicini al sogno. La città è travolgente, non ho mai ricevuto tanto amore in vita mia. Sono in uno dei club più grandi, la mia carriera è in crescita, non posso chiedere di meglio». Parole dette al Tg5 un paio di settimane fa. Ma quando c'è da scaldare i cuori, le chiacchiere non hanno tempo.

Però è vero che quest'ultima sfida potrebbe valere molto in ottica futura. Chissà mai che il Napoli, con il sogno nel cuore, non diventi un Napoli con la valigia: qualcuno potrebbe convincersi che il lavoro è compiuto. Difficile far meglio. Si rincorrono voci. Per esempio, che farà Spalletti? Si racconta che il Chelsea lo stia inseguendo, abboccamento con proposta da 7 milioni per tre anni: potrebbe essere una giusta causa per lasciare un Napoli scudettato. Per non dire di Osimhen che tanti inseguono, pronti a sborsare la cifrona che farebbe la felicità di De Laurentiis e l'impossibilità di dire «no». Il Bayern si sente in pole position, subito dietro alcuni club della Premier. A Napoli sperano che le parole d'amore del nigeriano non volino via come capita nel calcio.

Intanto gli hanno dedicato una strada: via Solimena, nella zona collinare nel quartiere del Vomero, è stata ribattezzata, tra lettere cancellate e aggiunte azzurre, via Osimhen. Giusto perchè il sindaco aveva appena invitato i cittadini a non deturpare i monumenti in vista della festa scudetto.

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