La Juventus di Massimiliano Allegri non è partita bene in campionato ma ora pian piano sta ritrovando una certa continuità. I bianconeri hanno voglia di riscatto dopo essere stati detronizzati dall'Inter di Antonio Conte. Allenatori, giocatori e dirigenti sono transitati in questi anni a Torino ma ce n'è uno che è ormai da anni saldo al suo timone: Pavel Nedved. L'ex calciatore ceco, al Salone del Libro di Torino, ha gonfiato il petto e difeso la squadra aspramente critica tra la gestione di Maurizio Sarri e quella di Andrea Pirlo: "Spero che tutti si siano accorti che abbiamo comunque vinto uno scudetto e due coppe. E altri in dieci anni non hanno vinto niente: va bene la critica ma che sia giusta".
Nedved è certo che la Juventus saprà risalire la china: "Il tempo di assestamento è normale, abbiamo cambiato allenatore anche se è sempre Allegri. Ma ora non dobbiamo fermarci, gli altri corrono. Siamo abituati alle pressioni, chi vuole giocare e lavorare alla Juve deve esserne consapevole. In questi anni abbiamo vinto tantissimo con una squadra molto esperta, ora stiamo cambiando e costruendo qualcosa di importante. Abbiamo investito su giocatori forti, ci sono difficoltà ma il futuro è tutto dalla nostra parte".
L'ex giocatore di Lazio e Juventus ha poi commentato due temi molto caldi come il Fairplay finanziario e il razzismo anche dopo i fatti in Juventus-Napoli dove è stato individuato il tifoso bianconero che aveva rivolto insulti razzisti a Kalidou Koulibaly: "Il Fair Play Finanziario così non funziona, spero che l'Uefa se ne sia accorta. L'idea giusta è spendere ciò che ricavi, autofinanziamento. Non spendere più di questo, è una linea che va portata avanti.
Il razzismo? La strada giusta è quella di individuarli con le telecamere, come abbiamo allo Stadiun. Basta avere un impianto con telecamere, sono investimenti minimi rispetto a quanto si spende per altro ed è il minimo per il mondo di oggi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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