Nole sempre più "immortale". L'unica minaccia è solo se stesso

Ora anche Novak Djokovic ha raggiunto l'onnipotenza tennistica, deve solo battere se stesso per fare l'ultimo passo

Nole sempre più "immortale". L'unica minaccia è solo se stesso
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Ora anche Novak Djokovic ha raggiunto l'onnipotenza tennistica, deve solo battere se stesso per fare l'ultimo passo. In fondo l'aveva detto lui prima del match: «Al Grande Slam non ci penso, ma certo se vincessi la finale allora sarebbe un obbiettivo possibile». La vittoria con Ruud (7-6, 6-3, 7-5 il punteggio), dunque vale doppio: gli anni passano, i rivali se ne vanno, ma lui non ha ancora intenzione di lasciare spazio alle nuove generazioni: «È un'incredibile coincidenza che abbia raggiunto il mio record qui a Parigi, il posto dove ho avuto le emozioni più incredibili, positive e negative. Non c'era posto migliore per conquistare il ventitreesimo Slam e ringrazio il mio team: so quanto so essere difficile e so quanta pazienza ci vuole». E ce ne vorrà ancora, almeno fino a che non avrà completato la sua missione. Non è, insomma, come nel 2021: quando Novak esacerbò la sua ossessione di voler essere il migliori di tutti e di sempre, andando a smarrirsi alle Olimpiadi di Tokyo prima di raggiungere New York. Arrivò in finale anche lì, ma mentalmente era vuoto, e a quel punto Medvedev gli tolse il trionfo finale. Questo è un altro Djokovic, passato dalle note vicende del Covid, e forse addirittura aiutato dal fatto di non poter giocare tutti i tornei perché non vaccinato. Ad una certa età Nole ha 36 anni il riposo aiuta, corpo e mente. E aiuta ad essere sempre presente a se stessi nel momento in cui non si può sbagliare. Insomma: presto Donald Budge e Rod Laver potrebbero avere un compagno di club, anche se detto così sembra quasi troppo facile. Il tennis non è una scienza esatta e le trappole a cominciare da quelle nell'erba di Wimbledon sono dietro l'angolo.

Però l'immortalità non è mai stata così vicina: probabilmente non è il Djokovic all'apice della sua straordinaria carriera, e qualche segno di cedimento si vede, però poi alla fine vince. E quindi non c'è ancora avversario che possa essere una minaccia. L'unica per Novak, a questo punto, è forse davvero proprio lui.

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