Ora possono servire anche per la moviola

di Filippo Grassia

M arcello Nicchi, il capo degli arbitri, ha lasciato trapelare l'ipotesi di prolungare l'attività dei suoi associati oltre il limite di 45 anni. Così facendo permetterebbe a Nicola Rizzoli, uno dei migliori fischietti al mondo, di continuare una carriera ricca di straordinarie soddisfazioni. Lo meriterebbe per la professionalità con la quale, l'architetto di Mirandola, continua a scendere in campo dopo aver raggiunto i traguardi più prestigiosi. In pratica ha diretto le finali di tutti i più importanti tornei internazionali oltre ad aver gestito partite delicatissime in Serie A e nelle coppe europee. Sarebbe autolesionistico fare a meno di lui, soprattutto ora che la sperimentazione della Var, la cosiddetta moviola in campo, richiede l'uso di più arbitri, meglio ancora se autorevoli, davanti ai monitor. Il prolungamento dell'età pensionabile non dovrebbe quindi pregiudicare il numero delle promozioni da un organo tecnico all'altro, al limite potrebbe ritardare la maturazione di qualche giovane, questo è l'unico rischio.

Avanti allora con la riforma. Lo richiedono e lo giustificano anche i tempi che permettono all'uomo di vivere più a lungo e meglio di un recente passato grazie all'efficienza sanitaria, alla farmacologia che fa passi da gigante e ai nuovi stili di vita che prevedono una maggiore attività fisica legata a diete corrette. In passato i confini erano così flessibili che alcuni dei nostri migliori arbitri andarono avanti perfino oltre il mezzo secolo. Alberto Michelotti, che pure non aveva un fisico asciutto e infatti poche volte s'è arreso a tortellini e cotechino, chiuse la carriera a 51 anni dirigendo il 17 giugno 1981 la finale di coppa Italia Torino-Roma. Concetto Lo Bello, il principe per antonomasia dei fischietti, arbitrò a 50 anni e 16 giorni, era il 29 maggio 1974, la finale di coppa Uefa Feyenoord-Tottenham: nessuno come lui. Ma non sono casi isolati. Paolo Casarin si ritirò a 48 anni anche per colpa di chi lo voleva mettere a tacere.

L'addio di Luigi Agnolin, a 47 anni, é legato a una furibonda polemica con Blatter a Italia 90.

E infine. Chi non ha più il fisico per scendere in campo, ma un cv di grande livello internazionale, potrebbe finire nell'ingranaggio della Var: Infantino ci sta pensando.

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