La pace dei Carlo per il Mondiale dei Costruttori

Due gare, poco più di una settimana, poi Leclerc e Sainz si separeranno e potranno tornare ad essere amici

La pace dei Carlo per il Mondiale dei Costruttori
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Una pace per il Mondiale Costruttori. Il titolo è facile facile. E i fin dei conti era scontato perché la pace non dovrà durare a lungo. Due gare, poco più di una settimana, poi Leclerc (foto) e Sainz si separeranno e potranno tornare ad essere amici come ci hanno raccontato fino alla sparatoria (verbale) di Las Vegas. Pochi giorni fa era finita con l'attacco di Charles a Carlos, uno di cui non ci si può mai fidare a detta del principino. Con un Mondiale Costruttori ancora in palio e sole 24 lunghezze da recuperare alla McLaren con 103 punti a disposizione (questo in Qatar è un weekend con gara sprint), sarebbe stupidi non provarci fino in fondo. «Dobbiamo fare tutto il possibile per il Costruttori. Quello che è accaduto a Las Vegas è stato discusso, tutto chiarito con Carlos assicura Charles - . A volte le cose non vanno come vorremmo ma è importante parlarne e solo lavorando di squadra potremo raggiungere l'obiettivo. Ogni questione è stata chiarita. Realisticamente sarà un weekend difficile per noi, ma c'è anche la Sprint e, se metteremo tutto assieme, potrà fare la differenza». Per Carletto tutto è chiarito, almeno fino alla prossima sportellata. «Con Sainz ho un ottimo rapporto, a volte andiamo oltre ma ci comprendiamo bene e non ho dubbi aggiunge - A volte ci sono cose che servono per resettare tutto. È a beneficio di entrambi l'opportunità di vincere il Costruttori e abbiamo bisogno l'uno dell'altro. Lavorando di squadra forse possiamo vincere». A parole tutto è rientrato. E a tutti e due farebbe piacere regalare alla Ferrari un titolo che manca dal 2008. Charles avrebbe anche un altro obiettivo, superare Norris e chiudere al secondo posto nella classifica piloti. Il secondo è il primo dei perdenti, ma in una stagione non semplice come questa sarebbe un bel bonus». Ma qui dovrà fare da solo.

Carlos può giocare di squadra, ma non giocare per lui. A due gare dalla fine del suo sogno ferrarista sarebbe un po' troppo. E poi è meglio che il principino si abitui ad avere un rivale in casa. Hamilton non sarà certo così tenero.

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