Padroni... di casa

Tre reti nei primi 45 minuti e poi dilagano, i tedeschi si "allenano". E Musiala, gol e assist, ubriaca gli scozzesi in 10

Padroni... di casa
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Via all'Europeo, ma per il calcio credibile meglio ripassare. Ieri sera i tedeschi ci hanno fatto vedere un allenamento, gli scozzesi il loro effetto punching ball. Cinque gol e tutti zitti. Anche se Rudiger, proprio a fine partita, ha dato una mano agli scozzesi: gol che evita il cappotto. Ha messo più spavento lo zainetto abbandonato da un tizio nella fan zone di Berlino. C'è stato più muover di sentimento quando la moglie del Kaiser Franz Beckenbauer si è presentata, nel vibrante stadio di Monaco, con la coppa d'Europa fra le mani. E il pensiero è andato all'antico campione salito nell'Olimpo dei morti e gloriosi e che, quella coppa, vinse da capitano nel 1972.

Quelle le emozioni. Poi è stato calcio ma giocava solo la Germania e i pezzi da novanta, da Gundogan a Musiala, hanno fatto spettacolo. Vittoria troppo facile, veloce, sbrigativa: venti minuti per ammazzare avversari e match, il resto del primo tempo per regalare un gol in più. La Scozia prometteva spirito battagliero ed, invece, è rimasta incatenata ad errori propri e bravura altrui, incapace di tirar in porta. Buon per la Germania che cercava finalmente una vittoria nel match di partenza dei grandi tornei, dopo tante toppate nel passato recente. Si sono esaltati i tipi da copertina. La diavolesca coppia formata da Wirtz e Musiala, i ragazzi terribili che il tifo tedesco ha eletto Uber alles Sopra a tutti. E infatti i due mister 100 milioni della Panzer division non hanno perso tempo per scatenare la caccia al gol. Wirtz si è mangiato l'occasione dopo un minuto, ma ha rimediato poco dopo, sfruttando la sinfonia di Kroos e Kimmich, la latitanza di difensori avversari e il sonnellino del portiere Gunn. In questi casi i gol pesano quanto le quotazioni di mercato, soprattutto se servono a sciogliere avversari e scatenare i compagni. Così è stato. A quel punto Jamal Musiala, madre tedesca e padre nigeriano, saettante predatore con palla incollata al piede, non poteva lasciare il palcoscenico a Wirtz proprio a casa sua: lui che segnò gol decisivi con il Bayern.

C'è voluto poco per chiedere aiuto all'ingegno calcistico di Gundogan e Havertz, eppoi lui fulminare il portiere avversario. Venti minuti e tutti a casa? Magari. Null'altro avevano da dire giocatori e match. E così anche il Var ha fatto spettacolo evitando alla Scozia un rigore cercato da Musiala. Ed, invece, a fine primo tempo ha pescato quello giusto per un fallo su Gundogan. Gol di Havertz, 17° in nazionale.

Poi sono stati ricchi premi e cotillons, compresa la rete di Fullkrug: mister rapidità. In gol un minuto dopo essere apparso in partita e che ha trovato il Var a stoppargli il raddoppio. E alla fine ha trovato il gol anche Emre Can, ultimo arrivato in tutti i sensi.

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