Nostro inviato a Montpellier
Un cammino fruttato alla Figc già 11 milioni e mezzo di premi Uefa (quelli per i singoli giocatori arriveranno solo dai quarti). Ora che gli ottavi sono arrivati con il primo posto del girone dopo due gare (evento già accaduto nell'Europeo del 2000 con Zoff ct), inizia la lunga marcia di avvicinamento - otto giorni - della truppa di Conte alla sfida da dentro o fuori. Il primo vero esame per un'Italia non spettacolare, ma concreta che ieri ha ricevuto anche la benedizione di papa Francesco. «L'importante è che non tornino sconfitti...», ha scherzato il Santo Padre con don Massimiliano Gabbricci, assistente spirituale della Fiorentina e della Nazionale di calcio che raggiungerà il gruppo azzurro prima gli ottavi. Nel mezzo la fastidiosa partita con l'Irlanda, inutile per la classifica, molto più utile per testare la condizione di chi ha giocato meno. Ottenuto l'obiettivo minimo, Conte ora studierà nei dettagli il piano per affrontare al meglio la seconda fase.
Gli allenamenti Ieri mattina, nonostante la vittoria e il passaggio del turno, alta intensità nella seduta riservata a chi non ha giocato contro la Svezia più i subentrati Sturaro, Thiago Motta e Zaza. Unici assenti Candreva (problema all'adduttore destro da valutare giorno per giorno) e Buffon, mai allenatosi nei giorni successivi alla gara ma ieri con la febbre. Ora che l'asticella si alza, il lavoro sul campo diventerà sempre più duro e mirato. Importanti resteranno le sedute video per studiare i movimenti da attuare durante gli allenamenti sul campo. Così come la condizione fisica, la corsa resta fondamentale. Insieme allo spirito di unione che il ct vorrebbe anche dai tifosi («uniti nell'indossare il cuore azzurro che da sempre rappresenta un segno di forte identità», così Conte sul suo profilo Facebook) alla difesa «blindata». Florenzi tra l'altro è risultato essere il calciatore più veloce secondo i dati Uefa.
I diffidati e il turnover Sei i giocatori azzurri a rischio squalifica: Bonucci, Buffon, Chiellini, De Rossi, Eder e Thiago Motta. Logico preservare molti di questi per la sfida degli ottavi. Dunque, Conte pensa a un undici rivoluzionato per l'Irlanda; previsti almeno otto cambi, tra cui il portiere Sirigu e la coppia Zaza-Immobile.
L'avversario agli ottavi Conte e gli azzurri attendono senza ansia di conoscere chi incontreremo il 27 giugno a Parigi (ore 18, Saint-Denis). Al momento la Croazia è in pole position, anche se Mandzukic e compagni sono sotto osservazione da parte dell'Uefa per il comportamento dei tifosi (domani la sentenza). «Colpiremo anche contro la Spagna», annunciano via Facebook gli ultras di Spalato dopo il petardo lanciato durante la gara con la Repubblica Ceca che ha ferito uno steward. Difficile applicare la responsabilità oggettiva della nazionale di Cacic (è una manifestazione organizzata dall'Uefa), anche se c'è la recidività dei comportamenti degli ultras. Ma la stessa Repubblica Ceca potrebbe rientrare in gioco per il secondo posto se batterà la Turchia e i croati dovessero perdere con la Spagna. «Concentriamoci su noi stessi», ripete il ct che ha le sue idee e le sue regole: affronteremo chi ci riserva il destino.
Intanto il collega della Germania Loew, possibile nostro avversario nei quarti, mette già le mani avanti: «Nel 2006 gli azzurri hanno cominciato a
rilento (in realtà vinsero il girone con 7 punti, ndr) e poi hanno vinto la Coppa del Mondo. Questa volta invece hanno cominciato alla grande... Questo mi fa ben sperare». Segno di rispetto e timore nei nostri confronti?
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